Meloni: a Tallinn un altro schiaffo all’Italia, l’Ue ci ride in faccia

7 Lug 2017 14:08 - di Redazione

Un bluff, un altro schiaffo all’Italia. «Per Minniti la prima giornata di riunioni tra i ministri Ue dell’Interno a Tallinn finisce con un nulla di fatto. Pare che gli altri Stati europei non vogliano proprio  assecondare il governo italiano che chiede di spalancare le porte  all’immigrazione incontrollata», scrive su Facebook Giorgia Meloni che si domanda  ironica «sono tutti gli Stati Ue a essere razzisti e xenofobi oppure è il governo Pd ad avanzare  richieste scellerate?».

Meloni: la Ue ci ride in faccia

La leader di Fratelli d’Italia a poche ore dal fallimentare incontro nella cittadina estone ribadisce la linea del partito in materia di immigrazione: Ii problema dei profughi si affronta seriamente con un blocco navale per impedire la partenza dei barconi; un accordo con la Libia; l’apertura in Africa dei centri per capire chi ha  diritto ad essere rifugiato e chi no; distribuzione equa dei rifugiati in tutti i 27 Paesi Ue. «Quanti schiaffi e quante risate in faccia – conclude Giorgia Meloni – dovranno ancora prendersi Renzi e i suoi governi per capirlo?». Intanto da Amburgo il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, fa sapere che «l’Italia può contare sull’aiuto dell’Europa in ogni dimensione, ma questo non può significare una maggiore apertura delle porte dell’Europa all’immigrazione illegale. È per questo che, qui al G20, chiederemo a tutti i leader di essere spietati nella lotta contro i trafficanti».

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