Kenya, coppia di italiani ferocemente aggredita: lei muore, lui è gravissimo

24 Lug 2017 15:35 - di Redazione

Sangue italiano in Kenya. Una rapina con una bestiale aggressione finita nel peggiore dei modi: Maria Laura Satta, 71 anni,  assassinata e il marito, Luigi Scassellati, 72 anni, ricoverato in ospedale in serie condizioni. nella loro casa nei pressi di Mombasa. Gli assassini, penetrati in casa evidentemente con l’intento di fare razzia, li hanno ripetutamente colpiti con ferocia inaudita con coltelli e bastoni. La donna sarebbe morta immediatamente, il marito invece è stato soccorso da un conoscente e portato in ospedale. I due italiani erano soliti trascorrere le vacanze in Kenya, vicino Mombasa dove avevano una casa. Sono imprenditori cremonesi abbastanza conosciuti: titolari della Seted srl, un’azienda per macchine per ufficio che ha sedi nella prima periferia di Cremona e lungo la tangenziale. Da qualche tempo erano soliti trascorrere un periodo dell’anno in Kenya godendosi la pensione in un cottage a duecento metri dall’Oceano Indiano. Secondo quanto riportato dal sito Africa ExPress, i due stavano trascorrendo una tranquilla domenica. Il loro giardiniere, che alloggia nella stessa casa, era uscito per recarsi, come in ogni giorno di festa, a una funzione religiosa. Per questo Luigi Scassellati era uscito di casa per chiudere il cancello dall’interno. Ma, mente costeggiava il muro di cinta, si è trovato di fronte gli aggressori che lo hanno colpito ripetutamente con il panga — una specie di grosso coltello simile a un machete — e con i bastoni, per poi trascinarlo all’interno dell’abitazione. Sul pavimento è rimasta una lunga scia di sangue. Una volta in casa i rapinatori hanno selvaggiamente picchiato la moglie, che in quel momento era in bagno, fino a lasciarla priva di vita sul pavimento. Infine, hanno messo a soqquadro l’alloggio e sono fuggiti con la refurtiva. I vicini non si sarebbero accorti di nulla. L’allarme è stato lanciato da un altro cittadino italiano, un amico dei due coniugi che avrebbe dovuto pranzare con loro. La Farnesina ha ovviamente contatto i familiari e si è resa disponibile per ogni necessità.

 

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