Kabul, è guerra civile: assaltata ambasciata in piena “zona verde”
L’Afghanistan sta scivolando in piena guerra civile: dopo il rifiuto degli Usa di ritirarsi, come chiesto dai Talebani, questi ultimi stanno scatenando un’offensiva violenta in tutto il Paese. Si è conclusa l’operazione delle forze di sicurezza afghane scattata a Kabul dopo l’attacco iniziato stamani con un’esplosione davanti all’ambasciata irachena nella zona di Shar-e-Naw. Come riferisce Tolo Tv, il ministero dell’Interno ha confermato l’uccisione di tre dei quattro membri del commando responsabile dell’attacco e la fine dell’operazione dopo quasi quattro ore di battaglia. Il quarto uomo del commando era l’attentatore suicida che per primo si è fatto esplodere all’ingresso dell’ambasciata. Il ministero ha anche riferito del ferimento di un agente di polizia e confermato che non ci sono state conseguenze per lo staff della rappresentanza diplomatica, trasferito in un luogo sicuro. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis. Solo due settimane fa nell’ambasciata irachena a Kabul con una conferenza stampa veniva celebrata la “sconfitta” dell’Isis nella città irachena di Mosul. Lo staff dell’ambasciata irachena nella capitale afghana è stato trasferito in un luogo sicuro. Lo conferma il ministero dell’Interno afghano, dopo l’attacco rivendicato dall’Isis. Il ministero ha precisato che nella zona di Shar-e-Naw continua la battaglia contro gli assalitori, quattro in tutto. Secondo le prime notizie diffuse da Najib Danish, portavoce del ministero, un attentatore suicida si è fatto esplodere all’ingresso della rappresentanza diplomatica. Sinora le autorità non hanno diffuso un bilancio delle vittime. La zona in cui si trova l’ambasciata irachena è fuori dalla cosiddetta “Zona Verde” dove hanno sede molte rappresentanze diplomatiche.