Iraq, dopo 266 giorni di terrore Isis a Mosul inizia la ricostruzione

10 Lug 2017 14:51 - di Redazione

Arrivato a Mosul per celebrare la vittoria sullo Stato Islamico, il primo ministro iracheno Haider al-Abadi ha ordinato all’esercito di garantire la sicurezza della città, spazzando via gli ultimi militanti jihadisti che vi si nascondono. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro, in seguito ad un incontro fra Abadi e i vertici militari. L’esercito deve provvedere a proteggere i civili, condurre le operazioni di sminamento ed eliminare gli ultimi militanti dello Stato Islamico, ha ordinato Abadi. Civili e militari hanno lanciato urla di gioia quando Abadi è arrivato oggi in città e ha proclamato la sconfitta dello Stato Islamico dopo una battaglia durata 266 giorni, a partire dallo scorso ottobre. La liberazione di Mosul è una vittoria di enorme importanza per l’esercito iracheno, che si è battuto contro gli jihadisti contando sull’appoggio aereo della coalizione anti Stato Islamico a guida americana. Ora inizia il difficile capitolo della ricostruzione e del ritorno a casa di migliaia di profughi, evitando tensioni fra sciiti e sunniti. Capitale della provincia di Ninive, Mosul è la seconda città dell’Iraq. Era stata catturata dalle milizie dello jihadiste nel giugno 2014. E’ in questa città che il leader dell’Is Abu Bakr al Baghdadi si era autoproclamato califfo di uno Stato Islamico a cavallo fra Siria e Iraq. “La perdita di Mosul significa che lo Stato Islamico non è più lo stesso.. non è più il quasi stato che intendeva essere”, dice al Washington Post Hassan Hassan dell’Istituto Tahrirdi politica del Medio Oriente. Intanto scontri armati fra soldati dell’esercito iracheno e terroristi dello Stato Islamico si sono registrati ieri nella città vecchia di Mosul, in quelli che il governo di Baghdad considera gli ultimi giorni di battaglia per la completa riconquista della città. La bandiera irachena è già stata issata nella città vecchia sulla banchina del fiume Tigri, ha reso noto la tv di Stato. Inoltre forze dell’antiterrorismo e della polizia sono ancora impegnate contro piccole sacche di jihadisti rimaste nella città vecchia. L’Iran offre a Baghdad aiuto per la ricostruzione all’indomani dell’annuncio del premier iracheno, lo sciita Haider Abadi, della “vittoria” sui combattenti del sedicente Stato Islamico a Mosul. “Congratulazioni al popolo e al governo iracheno per la liberazione di Mosul – ha twittato nella notte il capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif – Quando gli iracheni uniscono gli sforzi non ci sono limiti a quello che possono ottenere”. Il segretario del Consiglio supremo della Sicurezza nazionale, Ali Shamkhani, ha salutato con soddisfazione l’annuncio del premier in un messaggio inviato allo stesso Abadi e all’ayatollah Ali al-Sistani, massima autorità sciita dell’Iraq.

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