Grillo fa come l’omonimo marchese: «Io sò io e voi nun siete un ca…»
Contrordine grillini, il passo indietro del Capo carismatico non ci sarà. Non dura neppure 24 ore la «rivoluzione d’ottobre» in salsa Cinquestelle annunciata dal Giornale di Alessandro Sallusti con Beppe Grillo che esce e Davide Casaleggio che entra trionfalmente nelle vesti di nuovo leader del MoVimento. È lo stesso Grillo, via Twitter, a smentire categoricamente l’indiscrezione pubblicata dal quotidiano milanese: «Quello con il Movimento 5Stelle per me è un rapporto siamese, inscindibile, indissolubile. Nessuno può permettersi passi indietro».
Grillo smentisce l’indiscrezione del Giornale
Come si ricorderà (ne ha scritto ieri anche il Secolo d’Italia) il Giornale aveva dato per certa la staffetta tra Grillo e Casaleggio jr. indicando anche la data dell’avvicendamento – l’ultima settimana di settembre – e il luogo – Bologna – città cara alla “mitologia” grillina per aver ospitato (con successo) il prima Vaffa day… nel 2007. Non solo: quella che il quotidiano diretto da Sallusti aveva battezzato come «rivoluzione d’ottobre» – sempre secondo l’indiscrezione – sarebbe dovuta passare dalla piattaforma Rousseau per portare «ad un nuovo contratto sociale con la base del movimento». In effetti sarebbe stata proprio questa la vera novità, dal momento che Rosseau avrebbe spezzato il monopolio del blog di Grillo nel rapporto tra il vertice e la base del M5S.
Il M5S tra blog e piattaforma Rousseau
Ma ora il tweet di netta smentita dell’ex-comico riporta tutto ai nastri di partenza: la staffetta con Casaleggio jr. non ci sarà, il MoVimento continuerà ad essere guidato e gestito dall’uomo solo al comando e i cittadini-parlamentari continueranno a prendere ordine dal suo blog senza alcuna possibilità di dissentirne. Più che alla «Rivoluzione d’ottobre», somiglia alla Restaurazione post 1789. Basta solo sostituire Beppe Grillo con l’altrettanto comicissimo marchese del Grillo ed il sempre più obsoleto «uno vale uno» con il più attuale e calzante «io sò io e voi nun siete un ca..o!».