Veniva dal Qatar il cibo che ha avvelenato 800 iracheni sotto il naso dell’Onu
E’ salito a due morti e 827 persone intossicate il bilancio di una maxi intossicazione militare registrata ad Hasansham U2, uno dei campi profughi allestiti per i civili in fuga da Mosul, nel nord dell’Iraq. Lo ha riferito la Mezzaluna rossa irachena, secondo la quale hanno perso la vita una bambina di sei anni e una donna. L’allarme è scattato dopo l’iftar, il pasto che al tramonto rompe il digiuno durante il mese sacro di Ramadan. I pasti erano stati cucinati da un ristorante di Erbil e distribuiti da un’organizzazione caritatevole del Qatar. Oltre 200 persone sono state ricoverate in ospedale per forti dolori allo stomaco e vomito. “L’Unhcr è estremamente preoccupata per gli eventi accaduti nel campo”, ha commentato in una nota l’agenzia Onu che si occupa – con poca attenzione, pare – dei rifugiati. La polizia ha aperto un’inchiesta su quanto successo. Il campo profughi, aperto dall’Unhcr a maggio, si trova a circa 30 chilometri a est di Mosul e ha la capacità di accogliere 9mila persone. Sono in tutto più di 800 i profughi che hanno presentato sintomi da intossicazione alimentare in un campo vicino a Mosul. Il campo profughi Hassansham U2, che si trova tra Mosul ed Erbil, ospita circa duemila sfollati da Mosul dopo l’avvio dell’offensiva militare lanciata dall’esercito iracheno per riconquistare la città dall’Isis. Attualmente i jihadisti controllano, assediati, i quartieri occidentali di Mosul. Secondo quanto dichiarato a Rudaw da Rizgar Obed, supervisore del campo profughi della Barzani Charity Foundation, le persone colpite dall’intossicazione sono tra le 800 e le 900. I casi trattati medicalmente, ha detto, sono 752. Alcuni profughi sono stati ricoverati in tre diverse strutture sanitarie, tra cui l’ospedale di Khabat, 30 chilometri a ovest di Erbil. Le persone intossicate, in maggioranza bambini e anziani, presentavano vomito e disidratazione. La direzione sanitaria di Erbil ha inviato un team medico e una trentina di ambulanze al campo profughi e trasferito i casi più gravi negli ospedali di Erbil e Khabat. Il sindaco di Erbil, Nabaz Abdulhamid, ha detto a Rudaw che il titolare del ristorante che ha fornito il cibo è stato arrestato. Il ministro della Sanità della regione del Kurdistan iracheno, Rekawt Hama Rashhid, e il governatore di Erbil, Nawzad Hadi, hanno fatto visita alle persone ricoverate nell’ospedale di Erbil. Hadi ha spiegato che il cibo (riso, una bevanda allo yogurt, pollo e fagioli) è stato portato nel campo profughi già cucinato, anche se le regole impediscono di inserire alimenti già cotti imponendo la necessità di cucinarli all’interno.