Vaccini, lettera di un papà a Zaia: mia figlia rischia la vita ogni giorno

27 Giu 2017 14:34 - di Alessandra Danieli
vaccini

«Egregio governatore, ho appreso dagli organi di stampa che si accinge a fare ricorso alla Corte costituzionale contro il decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale. Non lo faccia, è un errore gravissimo. Finché l’obbligo del vaccino non verrà ripristinato, la mia bambina immunodepressa continuerà a rischiare la vita ogni giorno». Nicola Pomaro, papà di una bimba di 5 anni di Padova, affida a una lettera aperta, pubblicata sul Mattino di Padova, la sua richiesta al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, di non opporsi all’obbligatorietà dei vaccini.

Lettera aperta a Zaia: non si opponga al vaccino

La piccola, come racconta lo stesso papà, è malata di anemia aplastica severa. E a causa del suo sistema immunitario debole non può essere vaccinata. «Nel Luglio 2015, mia figlia, che aveva 3 anni ed era stata perfettamente sana fino ad allora, si ammalò improvvisamente di una gravissima e mortale malattia del midollo osseo – scrive Nicola – nel giro di pochi giorni il suo sangue si svuotò completamente da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Poteva sopravvivere solo grazie a continue trasfusioni. Dopo vani tentativi di cura, fu messa in lista per un trapianto di midollo. Dopo alcuni mesi, passati per lo più in ospedale per le continue infezioni, fu possibile reperire negli Usa un donatore compatibile – racconta ancora –  mia figlia, e noi con lei, passò 3 mesi chiusa in camera sterile. Fu sottoposta a chemioterapia massiccia, perse tutti i capelli e molti chili di peso, più volte fu a rischio di vita a causa di infezioni opportunistiche. Alla fine uscì, ma per molti mesi ancora poté essere avvicinata solo indossando mascherine, lei stessa poteva uscire di casa, con mille precauzioni, solo indossando una mascherina».

«Chieda ai medici, si informi»

Sono moltissimi i bambini con patologie simili che hanno un sistema immunitario debole e non possono essere vaccinati. La loro vita dipende dal fatto che gli altri bambini attorno a loro siano vaccinati impedendo ai germi pericolosi di circolare. «La copertura vaccinale in Veneto è scesa pericolosamente da quando è stato tolto l’obbligo vaccinale – si legge ancora nella lettera – un fatto, chi lo nega è in malafede. Questo rappresenta un pericolo mortale per mia figlia e le migliaia di bambini nella sua condizione. Bambini che hanno già sofferto abbastanza. Se si oppone all’obbligo vaccinale,  lei è e sarà responsabile delle conseguenze. Io frequento gli ospedali, parlo con decine di medici. La propaganda e la disinformazione da lei diffuse in questi giorni non ingannano me né le migliaia di genitori di bambini malati di linfoma, leucemia, che vivono in Veneto e sanno bene l’importanza delle vaccinazioni obbligatorie. Oggi è toccato a mia figlia – conclude il papà –  domani può toccare a lei o qualcuno a lei vicino. Non glielo auguro, naturalmente, ma in quel caso capirebbe molte cose. Venga, la prego, a parlare con i medici che hanno curato mia figlia, che curano ogni giorno bambini con malattie terribili. Chieda a loro se è necessario l’obbligo vaccinale».

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