Torna la paura a Bruxelles: freddato kamikaze alla Stazione centrale (I VIDEO)
Ancora l’orrore di un attentato. Ancora paura a Bruxelles, Ancora un fragore improvviso. Il bagliore dell’esplosione. Le grida. Il panico, e poi gli spari della polizia che presidiano luoghi sensibili come lo scalo ferroviario, che freddano l’attentatore. Sono appena le 21 di martedì sera quando un uomo, pantaloni neri, camicia bianca e cintura esplosiva alla vita, prova a farsi esplodere, ma gli agenti che da tempo ormai vivono nell’incognita dell’attacco estemporaneo e fulmineo, lo neutralizzano prima che possa compiere la strage. L’ennesima.
Tornata la paura a Bruxelles, sventato attentato alla Stazione
E mentre è ancora top secret sull’identità dell’assalitore. Mentre si apprende che, il corpo dell’uomo, sembra un trentenne, rimane sul suolo della Gare Central fino alle sei di questa mattina, dopo che l’attento lavoro degli artificieri ha disinnescato l’ordigno esplosivo che l’attentatore indossava come da copione stragista, dopo una notte di paura e di disagi – ieri sera, subito dopo l’agguato, è stata immediatamente interrotta la circolazione dei treni e della metropolitana – la città può tirare un sospiro sollievo. Anche la polizia belga assicura in un tweet che la situazione è completamente sotto controllo.
Il pensiero va al 22 marzo di un anno fa
E il pensiero corre al 22 marzo di un anno fa quando, alle 8 del mattino di una delle giornate più tragiche che il paese e la storia del vecchio continenti annoveri, due attentai all’aeroporto di Bruxelles – uno nei pressi dei banchi dell’accettazione, e un altro nelle vicinanze della caffetteria Starbucks – e un agguato sul vagone centrale di un convoglio della metropolitana nel centro di Bruxelles – tra le stazioni di Maelbeek e Schuman – hanno seminato sangue. Terrore. Morte. Stragi puntualmente rivendicate, come tristemente noto, dai miliziani jihadisti dello Stato Islamico.