Sindaco di un paesino svizzero vieta le foto ai turisti: la sua bellezza può fare invidia…
Bergün è un comune svizzero di 507 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Albula: un piccolo centro che addensa tra le sue viuzze e i suoi scorci una potenziale “invidiabile” di bellezza. Laddove “invidiabile” sembra essere la parola chiave…
Bergün, il paesino svizzero dove è vietato fare foto
Già, perché in questo suggestivo paesino svizzero, un villaggio da favola poco distante da St Moritz, la bellezza del panorama è talmente suggestiva e proverbiale da indurre il primo cittadino a impoirre un’ordinanza sunata da subito come minimo stravagante: una disposizione comunale, allora, vieta ai turisti di scattare foto e ribare in un immagine fascino e magia di Bergün. Immediate, ovviamente, le reazione di ilaritià e polemica scatenate sul web da turisti e appassionati di fotografia: recriminazioni e riflessioni che hanno fatto scattare immediato il sospetto: ma davvero si tratta di una decisione presa sulla base di superstizione e arcaici retropensieri, o si tratta più prosaicamente di una ingegnosa trovata di marketing?
La spiegazione data dal sindaco di Bergün
E ancora: ma davvero questo posto è così talmente bello da suscitare invidia e gelosia in coloro che non possono visitarlo, al punto da infierire sulle sue foto come in un voodoo digitale a distanza? Per ora non è dato rispondere con certezza all’enigmatico quesito: quel che è sicuro è solo che il sindaco Peter Nicolay la pensa così, tanto da decidere di tutelare gli abitanti di Bergün da possibili sentimenti negativi emanando lo stravagante editto anti-scatto. Non solo. a quanto si apprende dal web, sembra che l’originale primo cittadino svizzero abbia al momento anche intenzione di introdurre una multa simbolica di 5 franchi svizzeri (4,59 euro) per sanzionare chi dovesse mai infrangere le regole e disobbedire a suon di flash. Il ricavato, neanche a dirlo, sarà devoluto a un fondo per la tutela delle Alpi svizzere.
Superstizione o marketing?
E non è ancora tutto. Da quanto riportano alcuni siti, sembra che Peter Nicolay abbia diramato in un comunicato stampa, divulgato poi dall’ufficio turistico locale e postato online sul sito del paesino, la sua convinzione relativa al fatto che sia “scientificamente provato che le belle foto di vacanze pubblicate sui social media rendono infelici chi le osserva per il fatto di non poter essere li”. E così, con una strizzatina d’occhio ad antiche credenze, e un’altra all’imprescindibilità del marketing, Bergün è servito. E i suoi bistrattati visitatori pure…