Santoro torna in tv con Hitler, tra slogan, perversioni sessuali e carisma
Santoro ricomincia dal “mostro”, Adolf Hitler, con un nuovo genere, il teatro d’inchiesta in tv, “M”, il cui titolo si ispira al film di Fritz Lang sul mostro di Dusseldorf, che inaugura un linguaggio “fusion” tra cinema, teatro e tv. Michele Santoro sperimenta un genere nuovo (in due puntate nel prime time di Rai2 il 22 e 29 giugno), partendo da un’inchiesta sul personaggio di Adolf Hitler, la cui domanda di fondo sarà: “Si tratta di una mostruosità irripetibile?“. In ballo, l’abominevole condotta, ma anche il carisma esercitato su un popolo.
Il programma vedrà alternarsi la diretta in studio con il dibattito e gli attori (“per la prima volta ci cimenteremo nel teatro d’inchiesta”), la ricostruzione filmica (“dedicata in particolare al rapporto incestuoso tra Hiltler e la nipote Geli, figlia di una sua sorellastra”) e lo spazio d’intervento per i social. Le immagini di repertorio sul nazismo scorreranno a tratti sullo sfondo ma non faranno parte del racconto. In studio l’attore Antonio Tidona vestirà i panni di Hitler in una sorta di “intervista impossibile che diventa possibile”, “perché risponderà solo con parole realmente pronunciate da Hitler in vita”.