Salvini: «Alla Raggi do 5,5». La Meloni: «Neppure al Cepu l’avrebbe preso»
A giudicare dalle parole, sembrerebbe che tra M5S e Lega Nord sia sbocciato qualcosa di più di un entente cordiale, ma siamo a poche ore da ballottaggi amministrative e le parole, anche quelle che ci possono sembrare strane o fuori luogo, vanno decifrate alla luce della convenienza elettorale. Prendete Matteo Salvini: chissà quante ne sparerebbe sul disastro romano di Virginia Raggi, ma la conquista di Genova, di Asti o la conferma di Verona per non tacer dell’Aquila gli hanno consigliato indulgenza. E così – potenza delle percentuali elettorali – puoi sentirgli addirittura dire, dagli studi di Agorà, su RaiTre, che lui alla sindaca della Capitale darebbe un «5,5», appena appena compensato da un «onestamente mi aspettavo di più».
Ballottaggi, Salvini punta al soccorso grillino
Maggiore severità Salvini ha usato quando si è spostato a Radio Anch’io: «La Raggi la stanno subendo i romani che nella puntualità degli autobus, nella pulizia, nel decoro e nella sicurezza non hanno guadagnato nulla». Difficilmente a scuola un giudizio tanto netto sarebbe stato seguito da un voto di poco inferiore alla sufficienza. Ma i ballottaggi incombono. E, per vincerli, Salvini confida nel soccorso dei grillini. Non per niente li difende anche dagli assalti di Berlusconi: «Non sono d’accordo cui lui – puntualizza -, i Cinquestelle non sono il male assoluto». Nessuna intesa alle viste, ci mancherebbe: «Se mai ci fosse un’alleanza tra la Lega e M5S, che mai ci sarà, il punto rimarrebbe quello di risolvere i problemi e amministrare bene. Noi facciamo questo se i 5 Stelle ci seguono, va bene».
La Meloni intervistata dal Messaggero
L’entiente cordiale tra Salvini e i grillini non passa inosservato nel centrodestra: «Salvini fa la corte al M5S?», si chiede infatti polemicamente Giorgia Meloni dalle colonne del Messaggero per poi aggiungere: «Ho notato anche io questa benevolenza nei confronti di Raggi e francamente non la capisco. Penso che voglia parlare all’elettorato deluso dal M5S, come del resto facciamo noi. Infatti a Roma sono passati a Fdl diversi esponenti del M5S. Non potrei giustificare altrimenti le aperture di questi giorni». E per riequilibrare la «benevolenza» di Salvini ci pensa lei a rincarare la dose contro la sindaca grillina. «La Raggi non sa dove sta di casa, si è data 7 e mezzo, ma neanche al Cepu lo avrebbe preso».