Saldi, al via il 1 luglio. Dieci consigli per evitare fregature
Partiranno il 1 luglio in tutta Italia i saldi estivi 2017, ma non ci sarà alcuna «corsa all’acquisto» e le vendite saranno sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno. Lo afferma il Codacons, che ha realizzato il consueto monitoraggio sulla propensione all’acquisto delle famiglie durante gli sconti di fine stagione. Dalla ricerca emerge che «lo scontrino medio si aggirerà intorno ai 67 euro pro capite», che «gli acquisti saranno mirati, con un occhio al portafogli» e che «la parte del leone spetterà ad outlet e boutique d’alta moda», grazie soprattutto agli stranieri. Per l’associazione dei consumatori, invece soffriranno i piccoli negozi e le periferie, per i quali il giro d’affari sarà negativo anche nel 2017, a causa della concorrenza di centri commerciali e outlet.
Il decalogo dei saldi per evitare fregature
Ma il Codacons non si limita a fare una previsione sull’andamento degli acquisti e anche quest’anno diffonde un decalogo su come fare acquisti in sicurezza e, eventualmemte, far valere i propri diritti.
1) Conservare sempre lo scontrino. Non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, per esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Ci sono due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione. La merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3) Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo. Potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.
4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai.
5) Diffidate degli sconti superiori al 50%. Spesso nascondono merce non proprio nuova o prezzi vecchi gonfiati. Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7) Cartellini e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8) Prova dei capi. Non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle associazioni di consumatori, oppure chiamate i vigili urbani.