Renzi: Grillo ha preso in giro gli italiani. Si ricomincia, ma non sono ottimista
È un fallimento davvero impressionante. Così Matteo Renzi su Twitter il giorno dopo l’affossamento della legge elettorale che si è consumato alla Camera in un’atmosfera surreale scandita dal palleggiamento di responsabilità tra democratici e grillini sulla “paternità” dei franchi tiratori. Beppe Grillo è il principale imputato dell’ex premier, gran tessitore dell’accordo a quattro sulla riforma elettorale ormai naufragato. «I cinquestelle sono i responsabili del fallimento della legge elettorale. Hanno approvato un emendamento (quello dell’azzurra Biancofiore sui numero dei seggi in Trentino Alto Adige), respinto in Commissione. Chi ha preso in giro gli italiani, ha un nome e cognome, si chiama Beppe Grillo», dice il segretario del Pd insistendo sulla inaffidabilità dei pentastellati.
Renzi: la colpa è di Grillo. Ma andiamo avanti
«Ma noi non accetteremo provocazioni. Non faremo falli di reazione», ha aggiunto dicendosi pronto per un nuovo accordo, malgrado il “tradimento” grillino e ben sapendo che la strada del voto è tutta in salita. «La soglia di sbarramento non mi hai mai tolto il sonno. Una legge c’è, con soglia al 3 e all’8 per cento. La legge c’è, ha bisogno di alcuni accorgimenti tecnici, secondo l’opinione dei più. Noi dobbiamo fare tutto, tranne che un errore: il fallo di reazione. Non metteremo il dito negli occhi di nessuno. Se ci sono le condizioni per fare una bella legge elettorale con Fi e M5S lo vedremo nei prossimi giorni. Ma non sono particolarmente ottimista», dice Renzi costretto a rivedere le sue posizioni anche sul governo Gentiloni, al quale in queste ore è tornato a dare il suo entusiastico sostegno. Niente vendette, dice. Del resto non può confezionare una legge elettorale soltanto con Forza Italia, sarebbe accusato di inciucio a partire da Grillo, che infatti gli ha mandato a dire “una legge fatevela con Berlusconi e Dudù”. «Se qualcuno dice “adesso facciamo la legge contro M5S e Grillo”, sono il primo a dire di no. Grillo ha tradito un patto con i propri iscritti al blog, non noi. Ma noi non faremo la legge per dispetto o contro qualcuno. Le leggi si fanno con tutti».