Oggi Alberto Sordi compirebbe 97 anni: lo ricordiamo con i suoi film (5 VIDEO)

15 Giu 2017 14:18 - di Prisca Righetti

Avrebbe festeggiato oggi il suo 97esimo compleanno Alberto Sordi: il grande attore romano, infatti, è nato il 15 giugno del 1920 in via di San Cosimato, nel cuore di Trastevere e di quella Roma in bianco e nero dei suoi indimenticabili film, che innumerevoli volte abbiamo visto e rimpianto. Re della romanità cinematografica bonaria e sorniona, furbetta ma dal cuore grande, Albertone non c’è più da 14 anni, da quel 24 febbraio del 2003, quando una città sgomenta gli ha detto addio tra le lacrime e il ricordo delle risate che ci ha fatto fare.

Alberto Sordi, il ricordo nel giorno del suo compleanno

E allora oggi, nella ricorrenza del suo quasi centenario compleanno, ci manca la sua maschera ilare e irreverente, ci manca la sua incredibile capacità di farci ridere, amaramente, di noi stessi. Ci manca la sua inimitabile risata calda e il suo duettare, in tv come sul grande schermo, con garbo e ironia, romanità di sempre e classe d’altri tempi. Ci manca la compagnia che ci ha fatto in anni di grande cinema che ha raccontato, tra le righe dell’apologo filmico, il cammino di un Paese in crescita. Ci mancano Il Vigile Otello Celletti, l’Americano a Roma Nando Moriconi, ci manca il giornalista Silvio Magnozzi, indimenticabile protagonista accanto a Lea Massari di Una vita difficile di Dino Risi. Ci manca il dottor Tersilli, medico della mutua e ci mancano persino i suoi eroi tragici: sia quei “borghesi piccoli piccoli” che quegli irresistibili protagonisti e vittime del Boom anni Sessanta, drammatiche o tragicomiche prototipi di un modello sociale in bianco e nero, in cammino ma in crisi d’identità e di vedute.

14 anni senza Alberto Sordi

Ci manca, insomma, quel racconto per immagini che nessuno meglio di Alberto Sordi ha saputo rendere tra vizi e virtù, della storia di un italiano qualunque: bonaccione e sognatore, arrivista e cialtrone, cinico e ruffiano, indolente, seducente e bambinone. Vile ma capace del riscatto finale. Disilluso e pronto a fare spallucce quanto a ricominciare da zero e da stesso. Un protitpo umano e spettacolare, dalle caratteristiche ricorrenti: tendenzialmente prepotente con i deboli e servile con i potenti, a cui cerca, tra sotterfugi e captatio benevolentiae, di mendicare qualche privilegio. Una maschera, ora tragica, molto più spesso comica, in cui il grande istrione ha sempre lasciato intravedere il volto di tutti: di tutti noi che l’abbiamo seguito e amato a spasso tra commedia e dramma per il paesaggio umano, sociale e cinematografico sconfinato: quello su cui aprono la finestra gli oltre 200 film di Sordi, che sarebbe impossibile ripercorrere, ma di cui piace dare un celebrativo assaggio con 5 indimenticabili sequenze che più di altre riassumono lo sconfinato curriculum artistico – punteggiato da premi e riconoscimenti critici, ovazioni popolari e successi irripetibili – di uno degli attori più grandi e amati di sempre.

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