Nomadi ignoti al fisco, ecco gli ultimi: dichiaravano 1200 €, avevano beni per 1 milione
Ci risiamo: ancora nomadi ignoti al fisco. O meglio, rom stanziali ricchissimi beccati dal fisco a cui risultano perfetti sconosciuti. E così, l’ennesima coppia di evasori rom, questa volta di Ardea, è risultata in possesso di oltre un milione di euro di beni, al momento sequestrati ai due sedicenti nullatenenti inesistenti per il fisco.
Nomadi ignoti al fisco: sequestrati beni per oltre 1 mln di euro
I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito il decreto di sequestro di beni e disponibilità finanziarie, emesso dal Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Velletri. Le indagini dei finanzieri di Pomezia sono partite dopo alcune segnalazioni di operazioni sospette relative a ingenti movimentazioni finanziarie effettuate da un uomo di Ardea, ma di origini siciliane, risultato, a una prima analisi, del tutto privo di capacità economiche. Dagli accertamenti condotti dalle fiamme gialle, fa sapere la guardia di finanza, è emerso invece «un vero e proprio tesoretto nascosto, costituito da disponibilità finanziarie e dalla proprietà di case, terreni ed automezzi». Secondo quanto ricostruisce la guardia di finanza, il «sistema ideato dalla coppia era semplice, ma efficace: attraverso i reati contro il patrimonio, la donna procurava il denaro e il compagno, libero da pregiudizi di polizia, provvedeva a investirlo a suo nome, attraverso la sottoscrizione di polizze vita o forme di investimento alternative. L’uomo, per tentare di dissimulare i flussi finanziari, faceva anche transitare il denaro su diversi conti prima di concludere le operazioni di investimento».
Dichiaravano appena 1200 eruo
Una volta chiarita «la completa sproporzione fra i redditi dichiarati dai due nomadi, pari, negli ultimi dieci anni, ad appena 1.200 euro, e le disponibilità detenute, è stata proposta alla procura veliterna l’adozione della misura di prevenzione, ai sensi della normativa antimafia, per sottoporre a sequestro i beni indebitamente accumulati». Aderendo alle richieste formulate dalla procura della Repubblica di Velletri, il Tribunale di Roma ha emesso apposito decreto che ha consentito ai militari della compagnia di Pomezia di sottoporre a sequestro disponibilità per oltre un milione di euro, tra cui polizze vita, conti correnti, titoli, case, terreni ad Ardea e in Sicilia, nonché diversi automezzi, tra cui due camper. Per essere nullatenenti, ne avevano di cose e cosette…