È morta Erika, la donna travolta a piazza San Carlo. Il dolore di Buffon

16 Giu 2017 12:03 - di Elsa Corsini

Non ce l’ha fatta. È morta Erika Pioletti, la donna di 38 anni, travolta dalla folla a piazza San Carlo in quel drammatico 3 giugno di finale di Champions League. La donna, che viveva e lavorava a Domodossola, è spirata alle 21,56 di giovedì. Fin fin dall’inizio le sue condizioni erano disperate in seguito a un arresto cardiaco protrattosi per parecchi minuti a causa della compressione del torace, contro un muro o una transenna, e seguito da un tentativo di rianimazione durato oltre mezz’ora.

Erika non ce l’ha fatta

Erika era arrivata già in coma irreversibile all’ospedale Giovanni Bosco, la notte degli incidenti in piazza San Carlo dove era stato allestito un maxischermo. La donna, che era in piazza con il compagno e alcuni amici juventini per godersi il match serale, è stata travolta da decine, centinaia di persone durante una delle tre ondate di fuga della folla in preda a psicosi “da attentato”.

La Procura indaga per omicidio colposo

A questo punto si aggiunge anche l’ipotesi di reato di omicidio colposo al fascicolo aperto dalla procura di Torino per lesioni personali plurime anche gravissime. I genitori della vittima, chiusi in un dolore straziante ma commosso, hanno  manifestato l’intenzione di donare gli organi, ma per non sarà possibile perché la salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, per il giorno dei funerali ha annunciato il lutto cittadino: «In un momento di così profondo dolore, ogni parola sarebbe superflua. Posso solo esprimere le più sincere condoglianze mie e di tutta la Città a famigliari e amici di Erika». Intanto sul web si moltiplicano le richieste di annullamento della festa di San Giovanni, patrono città, che si concluderà la sera del 24 giugno con i fuochi d’artificio sul Po. «Caro sindaco, invece di proclamare il lutto cittadino, perché non annulla la festa di giorno 24? Esattamente, cosa pensa di festeggiare in quella occasione dopo la tragedia che è successa a Piazza San Carlo?» si legge in un  post.

Il messaggio di Buffon: rabbia e dolore

In tutti questi dodici giorni di lenta agonia su Facebook molti tifosi bianconeri hanno fatto il tifo per lei: “Forza Erika non si molla…fino alla fine…”. Alla notizia della morte, la Juventus Football Club, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Erika dopo una lunga sofferenza: « I fatti della sera del 3 giugno – si legge sul sito bianconero – sono nel cuore di tutti i dirigenti, i tesserati, i dipendenti della Società che si uniscono al dolore della Città». Il primo a commentare la tragedia  è stato il centrocampista della Juve Claudio Marchisio: «Purtroppo Erika non ce l’ha fatta. Non ci sono parole per esprimere il dolore. Solo silenzio, vicinanza alla famiglia e rispetto», ha scritto sul suo profilo Instagram. Poi è arrivato il messaggio commosso del capitano, Gianluigi Buffon. «Rabbia, dolore, sconcerto. Sono vicino a tutti i familiari, parenti e amici di Erika. La mia preghiera e il mio pensiero», ha commentato su Twitter.

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