L’autopsia su Erika conferma: è morta per arresto cardiaco da schiacciamento
L’autopsia non lascia neppure il minimo margine al dubbio: eseguita questa mattina sul corpo di Erika Pioletti, la 38enne deceduta giovedì sera in ospedale a seguito delle lesioni riportate negli incidenti di piazza San Carlo il 3 giugno scorso, l’esame autoptico ha confermato che la donna ha subito un arresto cardiaco a seguito di schiacciamento del torace.
L’autopsia su Erika: morta per arresto cardiaco da schiacciamento
Erika, infatti, mentre si trovava ancora in piazza San Carlo era stata rianimata per oltre mezz’ora, ma l’arresto aveva causato danni gravissimi al cervello. Un decorso ospedaliero senza ripresa, poi, ha segnato quello che ci si aspettava da subito: l’addio prematuro e inaccettabile di questa giovane donna. E ora che l’autopsia è stata ultimata si attende l’autorizzazione per i funerali, quando Erika sarà cremata a Torino e poi trasferita nel Verbano di dove era originaria.
Quelle paure per la folla confessate all’amica poche ore prima
E in questi giorni di lutto, di loro, di sconcerto, tante e tutte strazianti le testimonianze su di lei rese da familiari e amici che di lei descrivono il profilo di una donna serena, affabile e, quella maledetta sera, anche un po’ preoccupata per quello che i grandi raduni di folla in piazza possono far succedere. «Ci eravamo viste al mercato e mi aveva detto che con tutto quello che si sente in giro, degli attentati e via discorrendo, un po’ le faceva impressione l’idea di stare in mezzo a tutta quella gente» racconta un’amica a La Stampa. Paure e pensieri che mai si sarebbe aspettata avrebbero potuto concretizzarsi su di lei.