L’antifascista doc Paita scrive al ministro e sbaglia: si vota, aiuta gli operai

7 Giu 2017 15:21 - di Redazione

Raffaella Paita, capogruppo del Pd in Liguria, ha commesso una gaffe. E anche di una certa gravità. L’esponente dem, che a febbraio si era eretta a paladina dell’antifascismo invitando i genovesi a ripetere le “gloriose” giornate del 1960 che impedirono lo svolgimento del congresso del Msi, ha inviato un messaggio su whatsapp al ministro del Lavoro Giuliano Poletti ma ha sbagliato. E il messaggino è arrivato invece a Giampaolo Poletti. Poletti, amico dell’assessore regionale di centrodestra Giacomo Giampredone, lo ha fatto vedere a quest’ultimo e Giampredone lo ha condiviso su Fb. 

Questo il testo del messaggio: “Ciao Ministro, sono Raffaella Paita (capogruppo Pd in Liguria). Ci sono i lavoratori di ericson in consiglio. Vorrebbero un incontro con te su tema cassa integrazione. Anche in vista delle elezioni sarebbe importante concederlo. Posso dire che li vedrai?“. Dieci minuti dopo, non ricevendo ovviamente risposta, Paita insiste: “Mi servirebbe solo sapere ora se sei disponibile. Poi vedremo data. Sono in mezzo ai lavoratori”. 

Giampredone, inclemente, pubblica i messaggi sul suo sito Fb con questo commento: “Bisogna stare attenti a chi si inviano i messaggi, cara Paita! ….Passi che la consigliera abbia scambiato il mio amico fraterno Giampaolo Poletti per il Ministro Giuliano Poletti e che da oggi in poi “il doc” per me sarà sempre il “Signor Ministro” ma vi rendete conto del livello di bassezza del PD in Liguria??? ….”Anche in vista delle elezioni sarebbe importante concederlo”. Ahi ahi cara Paita i lavoratori vanno tutelati sempre non “anche in vista delle elezioni”! E quanto alla fretta di riunire al più presto un tavolo, non è esattamente la stessa premura che hai auspicato dal tuo Ministro. Un po’ scorretto non trovate? Anche per questo, e per molto altro, l’undici giugno bisogna mandarli a casa”. 

La Paita non ci sta e contrattacca. Questo la sua replica: “Secondo il centrodestra dovrei vergognarmi perché ho scritto un sms al ministro Poletti per chiedergli di intervenire sulla vertenza Ericsson. Ma d’altra porte cosa dobbiamo aspettarci da gente che non ha mai difeso in vita sua i lavoratori?”. 

 

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