Juncker ai cechi: «Procedura d’infrazione se non ricollocate i migranti»
La Commissione Europea lancerà una procedura d’infrazione nei confronti della Repubblica Ceca, se il governo non ricomincerà a ricollocare richiedenti asilo da Italia e Grecia, cosa che non fa dall’anno scorso, quando ha accolto appena «dodici persone». Lo ha affermato il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, parlando oggi pomeriggio all’Università Carolina di Praga, la più antica della Repubblica Ceca, in un discorso trasmesso dai servizi audiovisivi dell’esecutivo comunitario.
Parlando della politica dell’Ue sulle migrazioni, Juncker ha ricordato che «gli Stati membri hanno preso collettivamente la decisione di mostrare solidarietà verso l’Italia e la Grecia, ricollocando rifugiati. Mi rattrista che la Repubblica Ceca abbia ricollocato solo 12 persone l’anno scorso, e nessun’altra da allora. E mi è spiaciuto molto leggere sulla stampa che il governo ceco sta pensando di sospendere del tutto i ricollocamenti».
«Cerco di capire – ha aggiunto Juncker – le sensibilità dei singoli Stati nazionali su questa materia, ma la solidarietà, più che solo un principio, è uno stato mentale, che va dritto al cuore di quello che è l’Unione Europea».
«La solidarietà non è una strada a senso unico: quelli che vogliono beneficiare della solidarietà, come avviene con i Fondi di coesione, devono essere preparati a mostrare solidarietà», ha continuato Juncker. «Per me – ha aggiunto – la Repubblica Ceca e i cechi sono molto europei, quindi devono essere europei anche nel campo delle migrazioni. Le regole decise comunemente devono essere rispettate: pacta sunt servanda. Come guardiano dei trattati, la Commissione Europea sorveglia, con in mente l’interesse comune europeo».
«Spero sinceramente -ha concluso Juncker – che, come in molti altri casi, lo spirito e i valori europei prevarranno e che il governo ceco riconsideri la propria posizione, in modo che non dobbiamo ricorrere a procedure d’infrazione, cosa che faremo se non cambia nulla»