Il Made in Italy perde un’altra leggenda: addio alla stilista Carla Fendi
È morta a Roma la stilista Carla Fendi. La quarta delle cinque sorelle Fendi, figlie dei fondatori della maison, si è spenta a 80 anni dopo una lunga malattia. Presidente onorario del Gruppo Fendi, ha legato la sua vita allo storico marchio al cui successo ha contribuito con le sorelle. Proprio insieme a loro aveva lavorato a lungo nella progettazione al fianco di Karl Lagerfeld. Da sempre amante, insieme al marito Candido, di arte e musica, nel 2007 aveva creato la Fondazione Carla Fendi. Con la sua scomparsa, il Made in Italy perde un’altra sua pioniera, un’altra artefice del successo della moda italiana nel mondo. Come lo sono state Laura Biagiotti, Krizia e in altri tempi Micol Fontana. La griffe di adozione francese, da anni appartiene al Gruppo LVMH.
Carla Fendi e l’azienda di famiglia
Dopo gli studi classici entra alla fine degli anni ’50 ancor giovane nell’azienda di famiglia a fianco delle sorelle Paola, Anna, Franca e poi Alda. La sua formazione si completa in settori diversi facendo esperienze nell’amministrazione, nella produzione, nella vendite, nella progettazione dove lavora, insieme alle sorelle, a fianco di Lagerfeld. Parallelamente già dagli anni Sessanta si dedica al settore delle relazioni pubbliche puntando innanzitutto e strategicamente sul mercato più difficile, quello americano, i cui successi ottenuti hanno definitivamente sancito la fama di Fendi in tutto il mondo. Con la crescita dell’azienda, Carla Fendi, pur continuando a collaborare alla creazione si occupa in modo specifico della comunicazione, dall’ufficio stampa, alla pubblicità, all’immagine, alle manifestazioni. Ed è proprio in questo ambito che nasce negli anni Ottanta il suo grande interesse per Spoleto e per il suo Festival. Erano gli anni del maestro Giancarlo Menotti e mentre il Festival dei due Mondi diventava uno degli eventi più importanti della cultura italiana, Carla Fendi, nel suo ruolo di responsabile della comunicazione, sceglie di legare il marchio Fendi alla manifestazione. Un coinvolgimento che matura di anno in anno e che si consolida attraverso una bella e preziosa amicizia con il maestro Giancarlo Menotti.
La Fondazione
La Fondazione Carla Fendi nasce nel 2007 con lo scopo principale di dare contributo e assistenza per preservare beni e valori culturali del passato e per garantirne la continuità e la crescita nel futuro, muovendosi nel campo dell’arte, della letteratura, del cinema, della moda, dell’ambiente e del sociale. Con questo spirito, la Fondazione Carla Fendi ha promosso eventi e supportato progetti nell’ambito della difesa ambientale, mentre sostiene la pubblicazione di opere letterarie, opere d’arte e libri. Ha istituito anche un premio che nel 2016 è andato ad Antonio Pappano. Oltre al Festival dei Due Mondi, la Fondazione sostiene dal 2010 l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in qualità di socio mecenate. Ha restaurato il Teatro Caio Melisso a Spoleto e sostenuto la creazione del presepe creato nel dicembre 2015 da Giosetta Fioroni nella Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma, la chiesa degli Artisti dove prosegue la consuetudine, nata negli anni Cinquanta con monsignor Ennio Francia, di coinvolgere gli artisti nella realizzazione di opere sacre.
Il mecenatismo
Sono «operazioni di puro mecenatismo – precisava Carla Fendi – non sponsorizzazioni». «Mio marito mi ha spinto a diventare una mecenate», raccontava con nostalgia parlando del suo compagno di vita, Candido Speroni, morto nel 2013 a 83 anni. Ex farmacista nato in Toscana, aveva abbandonato la sua carriera sposando la “sua Carla” ed entrando nel clan Fendi nei panni del “marito consigliere” per il designer e l’organizzazione degli eventi, per 55 lunghi anni. Nel 2010 la coppia aveva festeggiato le nozze d’oro con l’orchestra di Arbore e 400 ospiti. Ad un anno dalla scomparsa di suo marito, Carla Fendi ha voluto restaurare i due altari laterali del presbiterio nella chiesetta di Pieve di Santa Maria Assunta di Piancastagnaio, in provincia di Siena, citta’ natale del compianto consorte.