L’accusa di Bertolaso: “Hanno dimenticato Amatrice”

21 Giu 2017 19:45 - di Redazione
 
«Avevo detto al sindaco di Amatrice, subito dopo il terremoto che avrebbe dovuto cogliere la situazione favorevole di una stampa che sarebbe stata benevola nei confronti dell’emergenza perché non voleva assolutamente che venisse fatto il paragone con quello che era successo a L’Aquila o meglio con quanto era stato realizzato a L’Aquila. In sostanza gli ho detto che avrebbero nascosto e in qualche modo taciuto tutti gli errori e le inefficienze di questi mesi sperando che nel frattempo si riuscisse a realizzare qualcosa di positivo».  Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile, intervistato dal Giornale interviene dopo il duro atto di accusa del sindaco Sergio Pirozzi: «Amatrice è stata dimenticata dal governo».   Purtroppo, spiega, «si è scelto erroneamente e colpevolmente di parlare di ricostruzione, alimentando false speranze e deviando il dibattito dalla realtà. La ricostruzione non è neppure all’ordine del giorno. E di fatto si sono creati i presupposti per sistemazioni di precarietà di lungo periodo, piuttosto che garantire innanzitutto un tetto non di stoffa a tutti».

Bertolaso: «La Protezione civile non conta più niente»

Per l’ex numero uno della Protezione civile la vicenda della mancata abolizione della tassa di successione per i parenti delle vittime «è una situazione kafkiana, immorale e inaccettabile dovuta evidentemente a una drammatica dimenticanza. La tassa noi l’abolimmo con la prima ordinanza post-sisma. Ciò che è accaduto non è altro che la conferma che la sinistra non sa quel che fa la destra e che la Protezione Civile non conta più niente. Un obiettivo che è stato perseguito accusandomi di cose puntualmente dimostratesi false». Infine osserva che «il sindaco Pirozzi chiede giustamente poteri speciali, qui invece si va avanti con le deleghe continue alle Regioni così nessuno paga. Non si vuole accettare che ci sia una singola persona che decide. In Italia sembra impossibile accettare che qualcuno possa impartire direttive e ordini che in una situazione di emergenza devono essere eseguiti immediatamente. La Protezione Civile da me diretta è stata distrutta proprio per questo». E ancora: «Oggi continuiamo a leggere di un sistema Bertolaso che si cerca in tutti i modi di criticare evocando scandali e altre vicende che nulla hanno a che vedere con quella che è stata la gestione dell’emergenza L’Aquila. Il sistema Bertolaso prevedeva una persona che si assumeva le responsabilità, metteva tutti d’accordo, dava istruzioni e direttive, che ci metteva la faccia ed era pronto a pagare se le cose non avessero funzionato». Pirozzi che cosa deve chiedere a Gentiloni? «Quello che ho proposto da dieci mesi: un membro del governo fisso in loco, senza passerelle e prese in giro».

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