Gli Usa ancora una volta difendono l’Isis: bombe sull’esercito siriano

7 Giu 2017 16:12 - di Redazione

La coalizione anti-Isis a guida Usa ha colpito in Siria le forze regolari di Bashar al-Assad con un raid effettuato ieri sera nei pressi di al-Tanaf, nella provincia di Homs, poco distante dal confine tra Iraq e Giordania. La coalizione ha colpito un gruppo di “oltre 60 soldati”, con “un carro armato” e “artiglieria”, che rappresentavano una “minaccia” per le forze della coalizione, come si legge in una nota della coalizione in cui si afferma che “forze pro-regime erano entrate nella zona di de-confliction”. All’indomani dell’operazione, una fonte militare citata dall’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana afferma che “il Comando generale dell’esercito e delle forze armate mette in guardia dai rischi di questa escalation e dalle sue ripercussioni e invita la cosiddetta coalizione internazionale a porre fine a questi atti ostili”. Secondo la fonte, l’operazione della coalizione anti-Isis – considerata una “aggressione” – conferma “ancora una volta il sostegno della coalizione al terrorismo in un momento in cui l’esercito siriano e i suoi alleati registrano progressi quotidiani nella battaglia contro i terroristi dell’Isis”. La Sana precisa che l’operazione “è costata la vita a diverse persone” oltre ad aver provocato “danni materiali”. La fonte ribadisce la “determinazione dell’esercito siriano e dei suoi alleati nel proseguimento della battaglia contro le organizzazioni terroristiche, prime tra tutte l’Isis e Jabhat al-Nusra”. La stessa Sana ricorda che il 18 maggio scorso la coalizione anti-Isis a guida Usa aveva già colpito una postazione delle forze siriane nella zona di al-Tanaf e accusa la coalizione di aver “fallito nel bloccare la diffusione dell’Isis” e di aver “commesso decine di massacri nelle province di Hasaka, Raqqa e Dayr Ez-Zor, uccidendo centinaia di civili siriani”. La zona di al-Tanaf viene utilizzata per l’addestramento delle forze siriane impegnate nella battaglia contro l’Isis. La coalizione ha stabilito – arbitrariamente – una fascia di sicurezza o zona di de-confliction all’interno della quale qualsiasi intrusione è considerata come una minaccia, ma l’ingresso dell’esercito regolare di una nazionae sovrana sul suo territorio non può certo essere considerata un’intrusione.

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