Giorga Meloni a Genova: «Puntiamo a un risultato storico»

“Puntiamo a un risultato storico perché qui si può vincere e sarebbe la prima volta in una città che è considerata una roccaforte della sinistra. Non mi stupisce: chi ha votato a sinistra tutta la vita, perché era vicina alle persone comuni, ora vede un governo che ci mette un pomeriggio per trovare 20 miliardi per una banca e 8 mesi per consegnare una casetta per i terremotati. Li capisco e gli dico non abbiate paura di sostenere chi vuole fare i vostri interessi e difendere i vostri diritti”. Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, oggi a Genova a margine della chiusura della campagna elettorale di Marco Bucci, candidato sindaco del centrodestra.
«Genova è una partita altamente simbolica»
“Sarà determinante – ha aggiunto Meloni, rispondendo ai cronisti – la credibilità e la compattezza di una proposta e il fatto che noi vogliamo dire: prima gli italiani, i nostri cittadini, la nostra identità. Una cosa banale se si va ad esempio in Francia. Ma qui da noi è una conquista”. Sulla sfida di Genova, tra centrosinistra e centrodestra, Meloni ha sottolineato: “È la partita più simbolica tra tante partite importanti e affascinanti come l’Aquila, Pistoia, Sesto
San Giovanni, la Stalingrado d’Italia“- “Genova è la più simbolica – ha concluso la leader di FdI – perché abbiamo un modello di centrodestra che abbiamo costruito in questi anni con Giovanni Toti e dice che se il centrodestra è compatto su idee serie, coraggiose e persone credibili può fare la differenza”.
«Centrodestra, non serve un leader, ma un primus inter pares»
La Meloni ha parlato anche delcentrodestra. “Dopo anni di uomini soli al comando, e gli ultimi non hanno portato benissimo, vediamo Renzi, forse l’idea di un gioco di squadra e di persone diverse che costruiscono sul piano comunitario una storia nuova, con un primus inter pares che faccia il candidato premier, potrebbe essere vincente”.