Eletti con il 100% o lasciati a casa: cosa è successo dove c’era un solo candidato
Erano gli unici candidati nei loro Comuni, ma lo stesso non tutti ce l’hanno fatta. Alcuni, infatti, sono stati battuti dall’assenteismo: è mancato il quorum del 50% più uno dei votanti perché l’elezione fosse valida.
In Piemonte tre Comuni senza quorum
È successo, per esempio, ai candidati di tre centri del Piemonte: Mathi, nel Torinese; Landione, nel Novarese; Serravalle Sesia, nel Vercellese. Nei tre i Comuni, tutti al di sotto dei 5mila abitanti, si era presentato un unico candidato sindaco sostenuto da liste civiche, ma nessuno ha convinto la metà più uno dei propri concittadini: Tommaso Turinetti a Mathi si è fermato al 41,9%, Marisa Albertini a Landione è arrivata al 43,7% e Massimo Basso a Serravalle Sesia, che pur sfiorando il risultato, con il 48,7%, non ha sfondato la soglia di partecipazione. Ora per i tre centri non resta che una fase di commissariamento, in vista di nuove elezioni.
Anche a Pieve di Cadore vince l’astensionismo
Lo stesso è accaduto anche a Pieve di Cadore, nel Bellunese, dove in corsa c’era solo la lista civica Progetto Cadore, con Giuseppe Bepi Casagrande. Nonostante gli appelli al voto, grandi protagonisti della campagna elettorale, la quota 50% più uno non è stata raggiunta e l’affluenza si è fermata al 47,84%.
A Preone candidato eletto con il 100%
Sono riusciti, invece, a convincere i propri concittadini Anna Lenisa di Preone, in provincia di Udine, e Francesco Migliazzo di Gangi, in provincia di Palermo. Lenisa, appoggiata dalla lista Preone Civica, è stata eletta con 149 voti, pari al 100% delle schede valide, su una affluenza del 75,82%. Meno blindata, ma comunque sufficiente a far eleggere Migliazzo, la percentuale di quanti sono andati alle urne a Gangi: su 8449 elettori sono stati registrati 4649 votanti, dei quali 4.366 hanno espresso la preferenza per l’unico candidato in corsa.