Cancro, ecco perché le cellule tumorali si replicano all’infinito

16 Giu 2017 11:33 - di Redazione
cancro

Il segreto delle cellule tumorali, capaci di replicarsi all’infinito, va cercato anche nei lisosomi. Organelli che funzionano da “termovalorizzatori” cellulari, registi di un sistema anti-spreco che quando va in tilt può accendere la miccia del cancro. Lo hanno scoperto i ricercatori guidati da Andrea Ballabio, direttore del Tigem-Istituto Telethon di genetica e medicina di Napoli e professore ordinario di genetica medica all’università Federico II di Napoli, in collaborazione con colleghi dell’Ieo-Istituto europeo di oncologia di Milano. Lo studio è pubblicato su Science e finanziato da Fondazione Telethon, con un contributo dell’Airc-Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

Cancro e lo studio delle cellule spazzine 

«È una storia che parte da lontano – racconta Ballabio – e in particolare dal nostro storico interesse per i lisosomi che sono coinvolti in un ampio gruppo di malattie genetiche rare, quelle da accumulo lisosomiale. In queste gravi patologie, a causa di un difetto genetico i lisosomi non svolgono a dovere il loro compito, ovvero quello di neutralizzare le sostanze di scarto grazie al loro ampio corredo di enzimi». I “rifiuti” così «si accumulano nelle cellule, danneggiandole irreversibilmente. Studiando il funzionamento dei lisosomi, abbiamo però scoperto che non sono dei semplici spazzini, ma dei fini regolatori del nostro metabolismo».

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