A 8 anni fa il travestito a teatro, per la gioia della comunità gay (video)
Il suo nome d’arte è Lactatia, ha 8 anni e calca i palcoscenici travestito come Drug Queen. Nemis Quinn Melancon-Golden è celebrato e osannato come una vera star dalla comunità Lgbt ed è anche incoraggiato dalla famiglia. Scioccante il video pubblicato su Youtube dalla stessa comunità Lgbt. Il video è stato anche pubblicato e commentato sul sito di ProVita.
Travestito a 8 anni, la denuncia di ProVita
«Qualsiasi persona ragionevole – si legge sul sito – dovrebbe denunciare l’evidente abuso sul minore che si sta perpetrando sotto spessi strati di make-up, parrucche e riflettori. Nel video che potete vedere qui di seguito, Nemis – che secondo il padre e la madre non è gay, ma “forse lo diventerà” – esordisce dicendo che se i bambini vogliono essere Drag Queen e i genitori o gli amici non approvano, allora vanno cambiati i genitori e gli amici… È uno spettacolo davvero triste, soprattutto quello offerto dai genitori di questa creatura (che veniva vestito da donna e truccato, fin da piccolo, dalla sorella). Essi spiegano che quando Nemis non è nel personaggio di Lactatia si identifica come un ragazzo. Quando è Lactatia, lui si sente una ragazza con il pene. Greg Quinlan e Stephen Nero, ex attivisti gay, hanno commentato su LifeSiteNews che siamo evidentemente in presenza di uno di quei casi in cui i bambini vengono sacrificati per realizzare i sogni e le aspirazioni dei genitori. Un vero e proprio abuso: non ci vuol molto per capire che presto il bambino sarà coinvolto in giochi a sfondo sessuale… Fino a poco tempo fa – si legge ancora sul sito di ProVita – genitori che avessero permesso a un bambino di 8 anni di fare esperienze del genere avrebbero giustamente perso la patria potestà. Oggi, in Canada, dove vive Nemis, una legge permette al governo di togliere i bambini ai genitori che si rifiutano di assecondare il desiderio disordinato e futile dei figli di appartenere al sesso opposto a quello che gli ha dato la natura».
E meno male che ci siamo dati così tanto da fare con i media perchè non passasse il messaggio che omosessualità = pedofilia dopo che Kevin Spacey aveva fatto coming out solo per distogliere l’attenzione da accuse di pedofilia. Solo parole? Eh no, contano i fatti! Tra omosessualità e pedofilia non c’è nesso dati i tantissimi etero pedofili (la maggioranza!). La pedofilia è qualcosa di aberrante da condannare sempre e per sempre. Viva le drag adulte e consapevoli, sublimi star e magnetiche creature, ma un bambino non è consapevole affatto di quanto grande sia quello che fa (addirittura questo è così schizofrenico che sul palco si sente una femmina e off stage senza parriuca un maschio? E non sa se sarà gay? Ma dai… Io l’ho sempre saputo! Ricordo tutto il mio percorso e sono fiero dell’uomo che sono adesso, a testa alta. Ma devo sottolineare qanto possano farmi schifo concorsi come quello del film Little Miss Sunshine con bambine sessualizzate vestite da sexy lolite troie per la smania dei genitori di vederle vincere stupide coroncine tra la bava dei pedofili in sala. Per questo allo stesso modo condanno la stessa cosa in chiave gay. I bambini siano bambini. Ne va anche la nostra lotta per le adozioni! Forza e coerenza. Siamo migliori di così.