Vaccini obbligatori: medici d’accordo, ma temono lo scaricabarile delle Asl
Sì all’obbligatorietà dei vaccini per l’accesso a scuola, ma anche alla gratuità da estendere alle vaccinazioni raccomandate. Il Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) interviene nel dibattito di questi giorni sui vaccini, chiedendo che «venga ampliata la lista dei vaccini obbligatori».
I medici approvano l’obbligo per la scuola
Oltre agli attuali per difterite, tetano, poliomielite ed epatite B, secondo il presidente nazionale dello Snami Angelo Testa anche i vaccini contro il morbillo, la rosolia, la meningite e «altri se muteranno le situazioni epidemiologiche», dovrebbero entrare nella lista delle vaccinazioni obbligatorie (e quindi gratuite) necessarie per l’iscrizione a scuola. «Se ci dovesse essere bisogno, come medici di medicina generale non ci tireremo indietro nel partecipare al progetto vaccinale globale della comunicazione verso le famiglie e nella effettuazione delle vaccinazioni stesse», ha poi assicurato il tesoriere nazionale e presidente provinciale di Snami Pavia, Salvatore Santacroce.
Coinvolgere i giovani dottori disoccupati
A fronte di questa disponibilità, però, i medici precisano anche che sarebbe «assolutamente non accettabile» l’ipotesi di dover «vaccinare in studio per pochi euro, come spesso propongono le Asl e le Regioni». «A fronte di informare il paziente, recuperare i vaccini, conservarli, smaltire rifiuti speciali, prendersi la responsabilità, gestire gli eventuali effetti collaterali come cefalea e febbre e tutta la burocrazia inerente la vaccinazione stessa», sottolinea lo Snami, l’ipotesi «risulta una vera e propria “proposta indecente”». Il sindacato chiede piuttosto che «siano anche coinvolti i giovani medici senza lavoro o sottooccupati, perché a tutti gli effetti facciano parte della task force che si interesserà delle vaccinazioni obbligatorie “allargate”, ma anche promuovendo le vaccinazioni antiinfluenzali e antipneumococciche».