Troppi clandestini: protesta il sindacato di polizia in Sardegna
Protesta del Sap provinciale di Cagliari per l’arrivo di altri clandestini in Sardegna, tra sbarchi diretti dall’Algeria e arrivo dalla Libia. Ieri infatti c’è stato lo sbarco di 14 algerini nel Sulcis, stamani a Porto Pino ne sono arrivati altri 12 di cui uno già espulso ad ottobre scorso e in queste ore arrivano a Cagliari altri 282 migranti “salvati” ovviamente al largo della Libia “senza ancora avere smaltito le pratiche per il precedente”, quelle dei 651 arrivati domenica scorsa. “In campo – dice Luca Agati, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia – sempre gli stessi agenti senza speranza di cambio, e non è ancora finito il mese di maggio. Qualcuno prenderà in considerazione che siamo in difficoltà, che senza alcuna manovra urgente la situazione potrà solo peggiorare visto che ci affacciamo al periodo estivo di ferie e riposi? Non è questione di evidenziare ad ogni sbarco che ci sono delle criticità, ormai è certificare che l’apparato della sicurezza non riesce a gestire un fenomeno così esteso”, sostiene Agati”.
Anche oggi arrivi nel Sulcis
Tra l’altro, a quanto ci risulta, neanche ai clandestini piace stare in Sardegna, così sempre più spesso prendono il traghetto per venire sul continente. Tra l’altro, proprio oggi si registra nell’isola l’ennesima ondata di sbarchi sulle coste del Sulcis. I carabinieri della Compagnia di Carbonia (Cagliari) stanno operando in diverse zone dell’Isola di Sant’Antioco allertati da cittadini che hanno visto arrivare almeno tre barchini con i migranti a bordo. In questo momento sarebbero almeno 28 quelli radunati dai militari, ma le pattuglie stanno sorvegliando strade costiere e spiagge alla ricerca di altri uomini. Sono in corso anche pattugliamenti a mare alla ricerca di altri barchini. Intanto è in arrivo a Cagliari anche la nave della marina inglese Echo con 282 clandestini salvati due giorni fa dal naufragio a largo della Libia. Ieri sono arrivati tre barchini con 35 clandestini algerini, tra i quali due donne.