Sospetti sulle primarie Pd: migranti portati a votare Renzi. Ecco il video-denuncia

3 Mag 2017 11:43 - di Prisca Righetti

E ci risiamo: il dubbio aleggia sulle primarie del Pd e un video postato in rete da Fanpage.it e rilanciato su Youtube, incrementa le perplessità e alimenta i sospetti sul Partito Democratico. Talmente democratico da – secondo quanto denunciato dall’intervista diventata virale sul web – prelevare i migranti da un centro d’accoglienza di Ercolano, ea 12 chilometri da Napoli, e portarli a partecipare alle consultazioni dem. O meglio: a votare a favore dell’ex premier Matteo Renzi, come sostenuto dall’intervistato nei frame riportati in apertura, a sbarrare l’ultimo simbolo dei tre, sulla destra, dopo Emiliano e Orlando…

Primarie Pd, migranti denunciano: ci hanno detto di votare Renzi

Così, dopo lo scandalo nel Pd delle tessere false, scoppiato a Battipaglia alla vigilia del voto, quando sempre Fanpage ha smascherato un presunto broglio in corso denunciato da un segretario della sezione locale che ha reso noto alla commissione provinciale alcune anomalie nelle operazioni di tesseramento – e mentre il sindaco del comune partenopeo, Ciro Bonajuto, si affretta a difendere la partecipazione alle Primarie dei migranti in quanto «sintomo di democrazia», le telecamere di Fanpage.it intervistano uno degli ospiti del centro di accoglienza San Vito a Ercolano (presso l’Hotel Belvedere), che racconta, in francese, una verità completamente diversa.

Il video denuncia che alimenta i sospetti…

«Ci hanno detto di andare a votare – ha dichiarato l’immigrato alla telecamere che registrava la denuncia – quelli del centro di accoglienza ci hanno dato i documenti e i due euro necessari per essere ammessi al seggio. Eravamo in sessanta, ma nessuno sapeva il perché di questa richiesta. Ci hanno accompagnato con un’auto, che faceva avanti e indietro tra la struttura e il seggio». Non solo: a quanto dichiarato dal giovane straniero, per conivincerli, sembra che qualcuno insistito sull’importanza di andare a votare proprio per sostenere la loro causa di immigrati, tanto che lo stesso intervistato ammette: «Ho pensato che in questo modo avrei potuto ottenere i documenti per rimanere in Italia»…

 

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