Salute: dieci regole per difenderci dalla “non cultura” delle fake news

8 Mag 2017 16:42 - di Redazione

Dieci regole per difendersi da bufale e fake news che minacciano la salute di chi naviga sul web per informarsi in materia di sanità. Il documento, firmato Unamsi (Unione nazionale medico scientifica di informazione), nasce da un incontro con il Cipomo (Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri) che ne ha parlato a Palermo durante il suo 21esimo Congresso nazionale (4-6 maggio), nella tavola rotonda conclusiva “Informazione e disinformazione in sanità”. Il decalogo sarà illustrato mercoledì 10 maggio a Milano. La disinformazione crea nelle persone una non cultura – avvertono gli esperti – una percezione sbagliata della realtà che diviene sempre più difficile da gestire da parte della comunità scientifica. Parte del problema nasce dal fatto che oggi, nell’informazione online, ognuno si sente padrone di poter affermare la propria ‘verità’. Una situazione molto pericolosa per il cittadino che spesso cerca cure in Rete affidandosi a Dottor Google, la versione digitale di quello che un tempo era il consiglio dell’amico o della vicina di casa. Il decalogo anti-bufale nasce da un incontro tra Unamsi e Cipomo, che oltre ad avere sensibilizzato l’associazione dei giornalisti scientifici a elaborare un documento sul tema – spiega una nota dal Collegio – è stata anche la prima società scientifica ad approvarlo e sottoscriverlo. Fra i punti chiave la verifica della fonte e un invito a evitare cure e prescrizioni fai da te.

Per la salute non dobbiamo affidarci al Dottor Google

“Penso che il decalogo stilato da Unamsi sia molto valido e totalmente condivisibile – afferma Maurizio Tomirotti, past president Cipomo -. Ritengo particolarmente interessante il suo valore universale, a prescindere dalle specialità mediche e dalle patologie di volta in volta coinvolte. Credo che questa universalità sia un valore da salvaguardare, nell’interesse dei cittadini lettori e per l’opportunità che offre al coinvolgimento dell’intero mondo sanitario. Per Cipomo è un onore rappresentare un ruolo di primogenitura nell’ideazione del documento. In effetti, è proprio l’ambito oncologico quello in cui sono più devastanti gli effetti della cattiva informazione”. “Ci siamo resi conto, come associazione medico scientifica di informazione – dichiara il presidente di Unamsi, Francesco Brancati – di come il problema della salute su Internet stia assumendo un’importanza sempre maggiore, soprattutto in termini di attendibilità della fonte. Basti pensare che, secondo una recente ricerca, ormai quasi il 90% della popolazione italiana ricerca informazioni sulla propria salute su Internet, basandosi solo sulle prime pagine dei motori di ricerca”.

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