Russiagate, Trump: «È la più grande caccia alle streghe contro un politico»

18 Mag 2017 17:50 - di Valerio Falerni

Mai vigilia di un viaggio in Arabia Saudita fu più travagliato per un presidente americano. Donald Trump è infatti alle prese con il cosiddetto Russiagate, l’indagine nata per fare chiarezza circa possibili interferenze russe nelle recenti presidenziali americane. Una storia che ogni giorno si arricchisce di un nuovo capitolo. Il più recente – è questione di queste stesse ore – ha il volto dell’ex Fbi Robert Mueller. Sarà lui il superprocuratore con il compito di coordinare le indagini. La sua nomina, voluta dal Dipartimento di giustizia, è stato comunicata a Trump solo mezz’ora prima.

L’ex-Fbi Mueller coordinerà le indagini

“The Donald” deve però vedersela anche con l’aperta ostilità del Washington Post, il giornale che non fa mistero di puntare a creare le condizioni per un impeachment del presidente, così come accadde con il Watergate ai tempi di Richard Nixon. Il Wp ha pubblicato la trascrizione di una riunione segreta tra i leader repubblicani dello scorso giugno, subito dopo la rivelazione circa un attacco di hacker russi contro il comitato nazionale democratico, e quando i sondaggi davano per sondaggio l’attuale inquilino della Casa bianca. In quell’occasione, a Kevin McCarhty, il numero due della Camera, scappò di dire che secondo lui Trump era sul libro paga di Vladimir Putin. «Una battuta riuscita male», si giustifica ora il deputato.

La stampa democratica punta all’impeachment

È però un fatto che in molti risero a quelle parole, che tiravano in ballo anche un altro deputato, Dana Rohrabacher, spesso schierato in Congresso su posizioni filo-Cremlino. Anche a lui McCarthy ha dovuto chiedere scusa. Ma per il democratico Washington Post tutto fa brodo se l’obiettivo e fare lo scalpo a Trump che, nel consueto tweet, ha bollato l’inchiesta come «la più grande caccia alle streghe contro un politico nella storia americana». «Con tutti gli atti illegali che hanno avuto luogo nella campagna di Clinton e nell’amministrazione Obama – ha concluso – , non è mai stato nominato un procuratore speciale».

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