Putin disinnesca i furiosi attacchi dem a Trump: “Le registrazioni? Eccole”

17 Mag 2017 15:03 - di

Il Cremlino disinnesca subito l’attacco pretestuoso dei democrats americani e della stampa anti-Trump al presidente americano: “Se l’Amministrazione (americana, ndr) è d’accordo, se è interessata, noi forniremo al Senato la registrazione” dell’incontro fra Sergei Lavrov e Donald Trump. Lo ha tranquillamente affermato il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa che ha tenuto a Sochi insieme al premier italiano Paolo Gentiloni. Come fa da tempo il suo ministro degli Esteri, anche Putin ha parlato di un “clima di schizofrenia politica” in atto negli Stati Uniti e denunciato come “pericolosi” e “stupidi” i politici americani, che stanno soffiando su sentimenti anti-russi. “Non c’è altro modo (che la schizofrenia) per spiegare le accuse formulate contro Trump per la presunta condivisione di segreti”, ha detto anche il presidente russo, precisando di aver valutato positivamente il risultato del lavoro di Lavrov a Washington. “Solo gli americani devono essere chiamati a valutare il lavoro di Trump, ma bisogna prima consentirgli di lavorare normalmente”, ha affermato Putin.

Putin: i dem americani sono schizofrenici

Con toni enfatici, i democratici avevano attaccato la Casa Bianca: “Il nostro Paese viene messo alla prova in un modo senza precedenti. E a tutti i miei colleghi ricordo che la storia ci guarda”. È questo il solenne monito che il leader della minoranza democratica al Senato, Chuck Schumer, ha rivolto alla maggioranza repubblicana per la quale, dopo i nuovi sviluppi dei presunti scandali che hanno investito la presidenza Trump, diventa sempre più difficile opporsi alla nomina di un procuratore speciale per il Russiagate. In un intervento in aula, Schumer infatti si è detto “sconvolto” per la notizia che Donald Trump avrebbe chiesto a James Comey di insabbiare l’inchiesta sul Russiagate, come testimonia un memo scritto dallo stesso ex direttore dell’Fbi. Una notizia arrivata “in un giorno in cui pensavamo che le cose non potessero peggiorare ulteriormente”, ha aggiunto ricordando che “è passato solo un giorno dalle sconvolgenti accuse al presidente di aver consegnato informazioni riservate a un noto avversario”. Schumer ha quindi chiesto che la Casa Bianca consegni al Congresso le trascrizioni dei colloqui con Sergei Lavrov: “Fino a quando l’amministrazione non fornirà le trascrizioni integrali il popolo americano giustamente dubiterà della capacità del presidente di gestire i segreti della nostra nazione”. Ma Putin li ha anticipati tutti…

 

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