Mps, chiesto il giudizio per Alessandro Profumo e Fabrizio Viola
Falso in bilancio e manipolazione del mercato. Con queste accuse la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex-amministratore delegato di Mps Alessandro Profumo, l’ex-presidente Fabrizio Viola e Paolo Salvadori.
Una decisione che arriva dopo la scelta del giudice Livio Antonello Cristofano di opporsi alla richiesta di archiviazione nei confronti dei tre manager di Mps.
I pm avevano, infatti, chiesto l’archiviazione per Viola, Profumo e altri otto indagati nell’ambito dell’inchiesta per la presunta rappresentazione non corretta dei derivati Alexandria e Santorini nei bilanci dal 2011 al 2014.
Al termine delle indagini la Procura di Milano aveva fatto richiesta di archiviazione per i dieci indagati e disposto un decreto di archiviazione per Mps, ritenendo che non fosse stato possibile ravvisare il «dolo» nell’operato degli indagati.
Alla richiesta di archiviazione si erano opposti il Codacons e alcuni piccoli azionisti di Rocca Salimbeni. Con la sua decisione, il giudice ha imposto alla Procura di procedere con l’imputazione coatta dei tre indagati e quindi con una nuova richiesta di rinvio a giudizio. Su quest’ultima si dovrà esprimere un nuovo giudice nell’ambito di una udienza preliminare.