Milano, la questura scopre il problema immigrazione: maxi-blitz in Stazione

2 Mag 2017 17:18 - di Viola Longo

Il primo pensiero di chi si trovava sul posto è stato che si trattasse di una operazione anti-terrorismo, con tanto di accessi chiusi in anticipo rispetto al blitz vero e proprio. La questura di Milano ha, però, poi spiegato che i controlli a tappeto fatti in Stazione centrale e sull’antistante piazzale Duca d’Aosta erano, più semplicemente, un blitz contro degrado e illegalità

Impiegati anche reparto a cavallo, unità cinofile e un elicottero

Si è trattato comunque di una operazione in grande stile, cui hanno partecipato non solo il reparto mobile, la scientifica e l’ufficio immigrazione, ma anche le unità cinofile e il reparto a cavallo. E che è stata controllata dall’alto da un elicottero. Scopo della missione: eseguire un controllo a tappeto sugli immigrati che stazionano abitualmente nell’area della stazione. Il bilancio è stato di un centinaio di immigrati fermati. Alcuni sono stati caricati su pulmini e portati via; altri sono riusciti a scappare, nonostante il considerevole numero di agenti impiegati e il blocco degli accessi alla metropolitana e ai binari, che era scattato un quarto d’ora prima del blitz. La questura ha fatto sapere che sarà la prima di una serie di operazioni per controllare il territorio e prevenire forme di degrado e delinquenza.

Il precedente: in Stazione agenti circondati dagli immigrati

Una notizia positiva per Milano, che ormai da mesi si trova alle prese con una situazione esplosiva e ingestibile, tanto che una decina di giorni fa, il 21 aprile, a finire nel mirino degli immigrati fu una pattuglia dell’operazione Strade sicure. Uno degli stranieri che stazionavano davanti alla stazione cercò di togliere il mitra a un militare, alla reazione della pattuglia un gran numero di immigrati si assiepò intorno alla camionetta, fino a circondarla. L’intervento immediato di altri agenti evitò che la situazione degenerasse. Si è trattato di un caso eclatante, che ha fatto giustamente scalpore, e che – è la considerazione alla luce della maxi-operazione di oggi – deve aver finalmente convinto anche le autorità milanesi della necessità di un intervento fermo, che pure da tempo veniva richiesto da più parti. «Finalmente un blitz per fare un po’ di pulizia in quello che è un quarto o quinto mondo», ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha assistito al blitz e fatto anche una diretta Facebook. 

 

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