Maria “Etruria” Boschi nella bufera e si porta dietro Gentiloni con tutto il governo
«Leggo con soddisfazione che il M5S si dice pronto, per bocca di Luigi Di Maio, a presentare una mozione di sfiducia a tutto il governo Gentiloni come risposta all’ennesimo caso Boschi, così come proposto da Fratelli d’Italia. Spero che dalle dichiarazioni si voglia passare ai fatti. L’appello è ovviamente esteso a tutte le opposizioni”. È un intervento che la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, lancia dopo vere per prima segnalato che il problema Banca Etruria è un problema del governo nel suo complesso, che a più riprese si segnala per un insanabile conflitto di interessi: dunque è il governo che dovrebbe andare a casa. La Meloni aveva da subito espresso questa linea, mentre i grillini erano all’inizio per una mozione di sfiducia personale. Giorgia Meloni , in questi giorni ospite di tanti talk-show televisivi, ha ribadito con chiarezza un percorso liineare che un governo serio avrebbe dovuto intraprendere, in verità, già il 5 dicembre, quando il governo Renzi è stato sfiducato dai cittadini. Ora il caso Boschi – non un ministro qualunque, ma sottosegratario alla presidenza del Consiglio – mette in imbarazzo la credeibilità dell’esecutivo. dunquw, dice la Meloni, ben venga che il M5S ci ripensi e si riposizioni sulla linea di FdI. Vediamo, se avranno il coraggio di proseguire su questa direttrice.
Meloni: “Sfiducia a tutto il governo”
Il caso Boschi-Banca Etruria tiene banco, con l’ex direttore del Corsera De Bortoli che conferma la veridicità della sue fonti e Maria Elena che dice che la “misura è colma”. L’imbarazzo è evidente. «Un saluto a Maria ‘Etruria’ Boschi, in attesa che vengano risarciti i milioni di italiani truffati dalle banche e che venga istituita la commissione d’inchiesta, che ci dia nomi e cognomi di chi ha sbagliato e di chi ha fregato, magari svelando amicizie o vicinanze politiche e sindacali strane. E in attesa che venga cancellata la direttiva europea che rischia di danneggiare solo ed esclusivamente i risparmiatori italiani». Così, nel corso di una diretta Facebook, il leader della Lega Nord Matteo Salvini va giù pesante.
Del resto anche i bersaniani, gli scissionisti del Pd menano duro: «De Bortoli si è detto certo delle proprie fonti. Ghizzoni non ha parlato: è ora che questa vicenda venga chiarita dalla sottosegretaria in Parlamento. Non può essere ridotta a una questione di carte bollate tra avvocati. Se non si farà chiarezza di fronte ai cittadini, l’unica strada percorribile restano le dimissioni“. Lo dichiara in una nota il deputato di Mdp, Arturo Scotto.