Legge elettorale, Renzi: «Non la vogliono». Ma FI: «Niente aut aut»
Stop a Renzi sulla proposta di sistema tedesco corretto con metà seggi assegnati con il maggioritario. L’ex premier non ci sta e attacca su Facebook: «Continuano le grandi manovre parlamentari di chi chiede a parole una nuova legge elettorale ma in pratica non la vuole e perde tempo». Così Renato Brunetta risponde a Renzi su twitter: «#leggeelettorale @matteorenzi ha fretta di dire @PaoloGentiloni stai sereno? @forza_italia pronta a confronto, ma da @pdnetwork solo aut-aut?». Sulla stessa linea il deputato Francesco Paolo Sisto, capogruppo di FI in Commissione Affari costituzionali: «Forza Italia ribadisce il No deciso alla proposta barbara del Pd sulla legge elettorale, un sistema distorsivo che ammazza il rapporto tra elettori ed eletti. Basti pensare che con il 50% di maggioritario e il 50% di proporzionale, se un partito con il 20% di consensi non vince alcun collegio, la sua percentuale va spalmata solo sulla metà dei collegi, diventando così il 10%, la metà».
Il dibattito sulla legge elettorale s’è quanto mai infiammato. Il fedelissimo di Renzi, Matteo Richetti, sostiene con passione le tesi del capo: «Noi voltiamo le spalle alla prima Repubblica e siamo frontali rispetto a tutto il Parlamento. Il Pd fa delle proposte, mentre mi pare che qualcuno di approvare una legge elettorale non ha intenzione. Ora comincia un lavoro serio in commissione, vediamo chi ci sta». «Chi oggi dice estendiamo l’Italicum al Senato – prosegue Richetti – dica anche se va bene quello senza ballottaggio, se bisogna modificare le soglie, le preferenze, le dimensioni dei collegi e quindi se si parla di un’altra legge elettorale -spiega Richetti-. Perchè Grillo e Berlusconi hanno due idee diverse di legge elettorale con l’unica idea di avversare Renzi». Per Richetti, «sulla proposta, chiara, avanzata dal Pd c’è margine per trovare una intesa con tutti, ma c’è chi dice no a tutto».