Il NYT demolisce la Raggi e piange Roma. Ecco tutte le promesse tradite (video)
La sindaca Raggi sotto tiro, o meglio, nel mirino di detrattori doc. Maurizio Costanzo le ha dato della «sindaca così incapace che i topi puliscono da soli»; Frank Bruni, invece, prestigioso editorialista del New York Times, dalle colonne del suo giornale stila un lungo cahier de doleances che affligge – ormai da troppo – la prima cittadina grillina, bocciata dal giornalista americano alle prese nel suo pezzo-denuncia con una serie di inadempienze riconducibili alla Raggi e roportano al di là dell’oceano il dramma tutto capitolino di una gestione comunale a pezzi. A partire dal caos rifiuti, della mondezza ad ogni angolo e in qualunque vicolo, a proposito del quale Bruni scrive: «A Roma ci sono rifiuti quasi ovunque» e i politici «continuano a promettere – e falliscono – di tenere il problema sotto controllo». E la sindaca pentastellata come risponde alle critiche? Spostando l’attenzione su altro con una trovata a dir poco sconcertante che inventa le visite a tempo per i visitatori: «Per evitare il danneggiamento dei monumenti come la fontana di Trevi, il Campidoglio sta studiando una misura che preveda il transito dei turisti ma non la loro sosta di fronte alla monumentale scultura…
La Raggi criticata da Costanzo al New York Times
Piovono le critiche: ed è una pioggia a vento che inonda la Raggi. E Se l’editorialista americano le rimprovera, facendo un rapido calcolo sul disastros stato dell’arte capitolino, sottolineando come «la situazione» dei rifiuti sia «peggiore del solito e più deprimente che mai, perché i romani hanno eletto lo scorso anno un giovane sindaco di un nuovo e giovane partito politico che si era impegnato a cambiare le cose. E quasi 11 mesi dopo, non ha fatto quasi nulla del genere», denuncia Frank Bruni nel suo disarmante pezzo intitolato la “Sporca metafora di Roma”, Costanzo non le fa certo lo sconto, anzi: addebitando alla Raggi l’inconcludenza manifestata finora rispetto al dramma “mondezza” che infuria ad ogni angolo della città eterna, le mette in conto pure i topi e il loro tranquillo peregrinare dalle fogne alle scuole e con una sprezzante, quanto tragicomica battuta, ne stronca inoperosità e inconcludenza parafrasando il tutto con la outade secondo cui è possibile che siano i topi a ripulire Roma: tutti, insomma, tranne la Raggi…
La geniale trovata del divieto di fermarsi alla fontana di Trevi…
Così la sindaca, presa in contropiede e bocciata da tanto altisonante pulpito, prova a rispondere alle critiche dal salotto di Porta a Porta, dal quale lancia l’utlima geniale trovata per la tutela dei monumenti (che intorno imperversi la spazzatura e il degrado poco conta evidentemente)… «A Fontana di Trevi stiamo stabilendo non solo turni più intensi, ma anche un percorso di fruizione che non consenta di fermarsi», ha spiegato Virginia Raggi durante la trasmissione condotta da Bruno Vespa e rimpallando – come è solita fare – il problema – e tutti i problemi che affliggono la capitale – dal Campidoglio a Palazzo Chigi. Insomma, togliere i vigili dalle strade per piantonare i monumenti non può essere la soluzione, esattamente come – per quanto riguarda il piano rifiuti – non può rappresentare una risposta ai problemi battibeccare con la Regione o scaricare le responsabilità sul governo. Ma nella caccia all’untore e del capro espiatorio (persino sulle buche che devastano il manto stradale di Roma) la sindaca grillina non è davvero seconda a nessuno. Eppure, giusto un anno fa, sempre a Porta a Porta, su buce, Atac, Ama, Virginia Raggi dichiarava che: