Dopo due anni liberato Provvisionato, era in carcere in Mauritania
“Cristian Provvisionato è libero. Sta rientrando in Italia. Gli ho parlato”. Lo ha annunciato attraverso Twitter il ministro degli affari Esteri Angelino Alfano. “Grazie alle autorità della Mauritania. Un altro obiettivo centrato”, si legge nel post. In realtà per molti mesi sembrò che l’Italia stesse sottovalutando la situazione, ma poi nunmerose iniziative e solleciti hanno fatto decidere il governo a impegnarsi più a fondo. Il giovane bodyguard milanese era rinchiuso dall’agosto del 2015 nel carcere di Nouakchott, arrestato per una presunta truffa di un milione e mezzo di euro ai danni del governo della Mauritania a opera di un pool di società estere con cui collaborava anche una azienda milanese. Da subito Provvisionato si era dichiarato completamente estraneo e all’oscuro della vicenda e nei giorni scorsi Alfano aveva incontrato la madre, la signora Doina Coman, assicurandole massimo impegno per giungere ad una rapida soluzione della vicenda. In Mauritania le indagini possono durare, secondo la normativa locale, sino ad un massimo di tre anni. Grazie all’intervento del ministero degli Esteri al connazionale veniva comunque garantito un trattamento rispettoso e la possibilità di incontrarsi e di comunicare con i familiari, potendo anche ricevere i beni che la famiglia stessa gli inviava dall’Italia. “Provvisionato. Torniamo a casa. Cristian potrà riabbracciare i suoi cari. Grazie ad autorità mauritane e a squadra della Farnesina”. Così su Twitter il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Vincenzo Amendola, ha commentato la notizia della liberazione del bodyguard di Cornaredo.