Crozza accoglie il Papa a Genova: «Sei venuto per scomunicare Grillo?» (video)

27 Mag 2017 8:52 - di Redazione

Un genovese doc dà un benvenuto speciale a papa Francesco, oggi a Genova. Maurizio Crozza, in un video messaggio trasmesso in esclusiva da Tv2000, fa una sorpresa al Pontefice: «Vorrei rivolgermi all’eminentissimo, al mega capo dei vescovi galattici, ciao Papa, ciao France. Benvenuto a Genova, finalmente, la mia città e di colui che dice di essere il più grande francescano, Beppe Grillo, il poverello di Sant’Ilario». Crozza ironizza: «Dì la verità: sei a Genova per scomunicarlo? L’ultimo personaggio illustre che è passato di qui è stato Carlo Conti, di passaggio per andare a San Remo». Quindi, scherzando sulla proverbiale taccagneria dei genovesi, Crozza dice: «Genovesi, non vi preoccupate: il Papa non vi entrerà di sopresa in casa (la settimana scorsa ha fatto una sorpresa agli abitanti di Ostia andando a fare le benedizioni porta a porta, ndr). A Genova se provi a citofonare ti dicono ‘Eh, eh il Papa, vi conosco mascherine’». Quindi si rivolge al Pontefice: «Le piace Genova? È leggermente più tranquilla, ci sono meno buche per le strade. Noi le macchine le teniamo in garage per non consumare le gomme». Il Pontefice incontrerà alle 12 i giovani nel santuario della Madonna della Guardia. «A Genova – dice il comico genovese – il lavoro è così poco che l’ultima volta che si è visto un pellegrino andare a piedi fino alla Madonna c’era ancora Paolo VI». Poi uno scherzoso appello al Papa: «Come guardie non potrebbe assumere dei genovesi al posto degli svizzeri? Ci rimarranno un po’ male ma gli svizzeri si sa come sono diranno: ‘Apriamo una banca’. France, esagero, ma perchè non si trasferisce a Genova, vicino a me? Guardi che con la bella stagione Genova è bellissima: sarebbe il primo papa con le infradito e l’asciugamano sotto braccio. Volevo solo strapparle un sorriso, per le pasquinate si rischiava l’infamia con Benedetto XIII. Ne approfitto anche per chiederle scusa se ogni tanto mi prendo l’ardire di imitarla ma, anche lei, quando ci si mette sembra più a sinistra di Che Guevara. La saluto, e ci pensi».

 

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