Aggressioni nei pronto soccorso. Il Codacons: serve un presidio militare
Campagne di sensibilizzazione fino al presidio dell’esercito nei pronto soccorso della Sicilia. Sono queste le proposte del Codacons dopo l’ennesima aggressione al Pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, dove la sera di domenica 30 aprile ad essere presa di mira è stata una dottoressa, presa a calci e pugni da una paziente. «L’incolumità del personale sanitario è costantemente a rischio e occorre intervenire presto con delle azioni sinergiche contro chi conosce solo il linguaggio della violenza», dice Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, che annuncia una campagna contro la violenza negli ospedali e lancia la campagna e il logo “Basta violenza negli ospedali” per sensibilizzare l’opinione pubblica. L’associazione invita medici e paramedici dei pronto soccorso ad affiggere il logo sulle porte di ingresso e uscita dei locali sanitari. «Chiediamo urgentemente un tavolo di concertazione con prefetto, sindaco, manager degli ospedali e direttori dei pronto soccorso per l’individuazione di linee di intervento mirate ed efficaci», spiega Tanasi. I legali del Codacons, intanto, sono a disposizione dei medici e degli infermieri aggrediti. «Rinnovo la richiesta di un esercito a presidio di tutti i pronto soccorso siciliani per garantire la sicurezza sia del personale sia dei cittadini», conclude Tanasi.