Chiedeva tassi del 25% al mese: 70enne arrestato per usura a Torino
Nascondeva in casa 35mila euro, assegni bancari di vari importi, alcuni privi di beneficiario e data, altri intestati a suo nome oltre a un’agenda su cui erano riportate entrate/uscite di denaro e i tassi d’interessi praticati nei confronti delle vittime, che si attestano sull’ordine del 20/25 per cento al mese. A scoprirlo la polizia che nei giorni scorsi ha perquisito la casa di un 70enne di Torino che è stato arrestato per usura e posto agli arresti domiciliari. A lui gli agenti sono arrivati a seguito di una denuncia presentata da un piccolo imprenditore che era stato avvicinato da un conoscente, figlio dell’arrestato, il quale, venuto a conoscenza dellesue difficoltà economiche, si era offerto di aiutarlo.
Dal racconto emerge che la vittima dell’usura , dopo alcuni incontri con il padre del conoscente, aveva ceduto all’offerta di ricevere in prestito da questi 9000 euro necessari a fronteggiare i debiti più imminenti, impegnandosi, a garanzia del debito, a versare alla controparte 3 assegni, ciascuno di 3000 euro e acconsentendo anche alla consegna delle seconde chiavi del suv di famiglia. A quel punto, il settantenne ha consegnato 4600 euro in contanti in cambio di 2 assegni da 3000 euro post datati, precedentemente ricevuti, all’imprenditore che successivamente è stato più volte minacciato in merito alla puntualità dei pagamenti ancora da effettuare.
Prima di effettuare l’ultimo scambio tra assegno e denaro l’uomo si è recato in commissariato per denunciare il tentatvo di usura. All’incontro hanno quindi assistito gli agenti che hanno fermato il settantenne, sequestrando denaro, assegno e chiavi del suv e procedendo alla perquisizione domiciliare dell’anziano. Ora gli accertamenti proseguono per individuare eventuali persone coinvolte.