«Vi sfascio tutti»: ecco come gli usurai di Ariccia terrorizzavano le vittime (video)

11 Apr 2017 13:13 - di Lorenza Mariani

Vi sfascio tutti… Domani vado tuo fratello…, Ma tu dove sei?… E non ti fai sentire pezzo di mer…»: i brani delle intercettazioni telefoniche tra l’aguzzino e una delle sue vittime mette i brividi. Del resto, denaro, minacce e punizioni esemplari erano proprio le leve del potere criminale su cui agivano i 5 usurai di Ariccia finiti in manette oggi dopo una lunga serie di accertamenti. Minacce. Percosse (così brutali da arrivare a rompere sei costole in una sola aggressione) e, in un  caso, addirittura lo stupro: non c’era ritorsione violenta a cui la banda di aguzzini laziali non arrivasse a sottoporre le vittime inadempienti o in ritardo sui pagamenti con tanto di salatissimi interessi del debito contratto.

Ecco come gli usurai terrorizzavano le loro vittime

E allora, proprio il terrore di terribile ritorsioni che la famiglia di usurai arrestata oggi incuteva alle loro vittime giustifica quanto riscontrato nel corso delle indagini  che hanno accertato, tra l’altro, l’erogazione di somme di denaro gravate da elevati tassi d’interesse, anche pari al 240% su base annua; forme di recupero dei crediti caratterizzate da minacce verbali – estese anche a familiari e amici –, psicologiche e metodi estorsivi degenerati in violente aggressioni fisiche con gravissime lesioni personali, fino – come anticipato – alle violenze sessuali; oltre che ammettere cessioni di droga, nella fattispecie cocaina, come forme di pagamento anche rateizzato. Per tutto questo – e chissà quanto altro ancora dovesse emergere da ulteriori approfondimenti d’indagine – oggi 5 persone – 3 uomini e 2 donne – residenti tra Ariccia ed Albano Laziale, ritenuti responsabili di usura, estorsione, violenza sessuale, lesioni personali e spaccio di cocaina, sono finiti in manette dopo l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Velletri che hanno eseguito 5 provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del locale Tribunale.

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