Tfr, arrivano i consigli per calcolarlo facilmente in tre mosse
C’è un modo per conoscere in modo facile e veloce qual è l’ammontare del Tfr, il trattamento che spetta al lavoratore al momento della cessazione del rapporto in essere con il proprio datore di lavoro. Un calcolo che molti lavoratori hanno interesse a farsi fare per regolare e programmare la loro vita. Non è semplicissimo, ma ma bsta seguire passo passo alcuni suggerimenti con precisione. Per calcolare l’ammontare effettivo del Trattamento di fine rapporto la prima cosa da fare è calcolare l’importo lordo dello stesso, si legge su Studio Cataldi che pubblica uno strumento di calcolo realizzato e concesso in uso da blia.it di Stefania e Antonio Iacono.
Tfr, primo passo
«A tal fine – si spiega – è necessario prendere in considerazione la retribuzione lorda annua (calcolata con riferimento al periodo 1 gennaio / 31 dicembre) e dividerla per 13,5. Al risultato va detratto lo 0,50% della retribuzione soggetta a contribuzione Inps, a titolo di contributo per il FAP – Fondo Adeguamento Pensione. In tal modo si ottiene il Tfr lordo annuo, che, sommato al Tfr accantonato negli anni precedenti e soggetto a rivalutazione al 31 dicembre, dà come risultato il Tfr lordo complessivo».
Secondo passo
Poi, «una volta determinato il Tfr lordo complessivo del lavoratore, relativo a tutto il periodo che il dipendente ha lavorato per un determinato datore di lavoro, occorre effettuare una nuova operazione matematica, consistente nel dividere tale importo per il numero di anni lavorati e moltiplicare il risultato per 12, ovverosia per il numero di mesi di un anno. In tal modo si ottiene il reddito annuale di riferimento».
Terzo passaggio
«L’ultimo passaggio da compiere per la determinazione del Tfr netto – si legge su Studio Cataldi – è calcolare l’aliquota Irpef media da applicare alla base imponibile. L’aliquota Irpef media, in particolare, è pari al rapporto tra l’imposta determinata applicando al reddito annuale di riferimento l’aliquota Irpef vigente e l’ammontare del reddito annuo di riferimento. L’aliquota così calcolata si applica alla base imponibile e si ottiene, quindi, il Tfr netto».