Spesometro 2017: cosa fare e quali sono i cittadini interessati. Le regole
In arrivo la scadenza per lo spesometro annuale 2017. Il 10 aprile è infatti il termine ultimo per i contribuenti Iva mensili, mentre i trimestrali avranno altri 10 giorni di tempo, fino al 20 aprile. Entro queste due date va comunicato lo spesometro annuale relativo al periodo d’imposta 2016.
Spesometro 2017, ecco come funziona
Secondo quanto ricorda l’Agenzia delle Entrate sul proprio portale, ecco le principali informazioni da tenere a mente per tutti i soggetti interessati.
Chi: soggetti passivi Iva che effettuano la liquidazione mensile ai fini dell’Imposta sul valore aggiunto.
Cosa: comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2016. Per le sole cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2016 per le quali non sussiste l’obbligo di emissione della fattura, la comunicazione telematica deve essere effettuata qualora l’importo unitario dell’operazione sia pari o superiore ad 3.600,00 euro, al lordo dell’Iva. Ma attenzione, avverte l’Agenzia, questa comunicazione è stata soppressa dal D.L. n. 193 del 2016 a partire dalle operazioni poste in essere dal 1° gennaio 2017.
Come fare: esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati, utilizzando il modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate approvato con provvedimento del direttore dell’Agenzia stessa il 2 agosto 2013. La comunicazione può essere effettuata inviando i dati in forma analitica o in forma aggregata.
Categorie: imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio; lavoratori autonomi, professionisti titolari di partita Iva iscritti o non iscritti in albi professionali; società di persone, società semplici, Snc, Sas, studi associati; società di capitali ed enti commerciali, SpA, Srl, società cooperative, Sapa, enti pubblici e privati diversi dalle società; infine, istituti di credito, Sim, altri intermediari finanziari, società fiduciarie.