Roma, droga come la pizza: ordinata al telefono e consegnata a domicilio
La droga? Gestita e spacciata come la pizza: richiesta su ordinazione via telefono e consegnata a domicilio da appositi pusher-fattorini. Per questo, cinque albanesi, tra i 20 e i 50 anni, sono in stato di fermo per spaccio di stupefacenti.
Droga ordinata e consegnata come la pizza
Il provvedimento, eseguito dai carabinieri di Bracciano, è stato emesso dalla Procura presso il Tribunale di Tivoli dopo che gli investigatori avevano accertato che l’attività di spaccio veniva gestita come un vero e proprio “call center” che riceveva ordinazioni e richieste, le annotava, le smistava e infine ne organizzava le consegne. I ruoli erano ben definiti: c’era chi raccoglieva le richieste e chi si recava a effettuare le consegne, con la stessa solerzia e tempestività, come se si stesse consegnando davvero una pizza, da servire calda ai clienti in attesa a casa. I cosiddetti “cavalli” per le consegne potevano contare su veicoli, sequestrati poi nel corso dell’operazione, muniti di doppi fondi predisposti per occultare la droga da cedere ai clienti. Tra questi, c’era addirittura un’autovettura al cui interno era presente un vano del cruscotto, accessibile esclusivamente mediante l’inserimento della retromarcia.
Dosi nascoste persino nel battiscopa di una cucina
E non è ancora tutto: ingengosi ed efficienti, tra i pusher è stata arrestata durante le fasi esecutive del fermo una 25enne, (compagna di un indiziato), in quanto presso la sua abitazione sono stati rinvenuti 870 g di cocaina, nascosti nel battiscopa del vano stoviglie della cucina. La cucina, insomma, torna sempre al centro dei camuffamenti e dei nascondigli funzionali allo spaccio. Non per niente, le perquisizioni eseguite presso i domicili degli indiziati hanno consentito di rinvenire 24.000 euro, ritenuti provento dell’attività illecita.