Renzi-Orlando-Emiliano, ascolti flop. Bud Spencer distrugge la “trinità” del Pd
I numeri sono da “monoscopio”, quello che appariva a notte fonda sulla Rai per accompagnare verso il sonno milioni di italiani, negli anni Settanta. Il confronto tra i candidati del Pd , andato in onda su Sky e Tv8, ha fatto registrare complessivamente 751mila spettatori ed il 2,8% di share, di cui su Tv8 405mila con l’1,5%: percentuali minime, con i tre candidati, Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano, che battono soltanto lo show Piccoli Giganti (400mila e 1,5%).
Vince la serata Rai 1, con una puntata della fiction di successo Di Padre in figlia (6,564 milioni di spettatori e 27,93%), segue Canale 5 con “Il Segreto” (2,896 milioni e 11,66%), bene anche su Rai Due c’era Made in Sud, mentre su Rai3 andava in onda Chi l’ha visto?
Su Rete 4 andava è stato invece riproposto, con buon successo di ascolti, il vintage cult “Lo chiamavano Trinità”, con Bud Spencer e Terence Hill, che ha fatto registrare 1,777 milioni di spettatori e il 7,17% di share, più del doppio del trio Renzi-Orlando-Emiliano.
Surreale la soddisfazione dei sostenitori della mozione Renzi, che parlano di successo: «Ottimi ascolti per il confronto tv di Sky sulle primarie del Pd: 766mila telespettatori medi hanno seguito il dibattito tra Renzi, Emiliano e Orlando.Con 766mila telespettatori sintonizzati tra Tv8 e Skytg24 -prosegue la mozione Renzi- il confronto tra Renzi, Orlando ed Emiliano ha fatto di più del dibattito tra Renzi, Cuperlo e Civati del 2013, che raggiunse 758mila spettatori, e ha quasi doppiato il faccia a faccia per il Campidoglio dello scorso giugno, che arrivò a 460mila spettatori». Contenti loro…