Massa, Mina Welby e Marco Cappato indagati per istigazione al suicidio
Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby, e Marco Cappato, rispettivamente co-presidente e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Massa per il reato di istigazione o aiuto al suicidio, in relazione alla morte di Davide Trentini, morto per suicidio assistito in Svizzera e rischiano una condanna fino a 12 anni di carcere.
L’iscrizione nel registro degli indagati è stata resa nota dal procuratore capo di Massa, Aldo Giubilaro: «Siamo obbligati a trattare la morte di Davide Trentini come un affare di giustizia – ha spiegato Giubilaro – Nessuna valutazione religiosa, politica o morale. Nessuna opera innovativa. Abbiamo aperto un fascicolo e procederemo, come vuole la legge, secondo l’articolo 580 del codice penale».
Il magistrato ha spiegato che l’iscrizione è avvenuta a seguito dell’autodenuncia presentata da Welby e Cappato. Davide Trentini, 53 anni, malato di sclerosi multipla, è morto il 13 aprile in Svizzera dove era stato accompagnato da Mina Welby per ottenere il suicidio assistito.
Prima di lui era toccato a Fabiano Antoniani, Dj Fabo, accompagnato da Marco Cappato a morire in Svizzera, nella clinica dell’eutaniasia. Anche in quel caso, una volta tornato in Italia, Cappato si era autodenunciato, in quel caso alla Procura di Milano.