Incubo a Lecce: pensionato si ritrova casa occupata dai rom

3 Apr 2017 14:51 - di Carlo Marini

Un pensionato pugliese da sei mesi sta pagando tasse e utenze per una proprietà che è stata occupata abusivamente dai rom. Accade in provincia di Lecce, a San Pietro in Lama. Luigi Marzo, 76 anni, non può mettere piede nella masseria che ha ereditato dalla sorella perché alcune famiglie rom si sono accampate nell’immobile e nel terreno di tredici ettari.

LA CASA OCCUPATA DAI ROM (GUARDA IL SERVIZIO DELLE IENE) 

Nonostante le sue richieste di aiuto rivolte alla Questura, al Prefetto Claudio Palomba, fino ai Vigili Urbani e all’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, le richieste del pensionato sono cadute nel vuoto. Un’inviata delle Iene ha realizzato un servizio nella masseria del salentino, provando a intervistare gli occupanti abusivi, ma la troupe è stata minacciata e aggredita fisicamente dal gruppo di nomadi (si tratterebbe di tre famiglie rom) che ormai la occupano da oltre un anno.

Sull’occupazione dei rom il sindaco chiama in causa il prefetto

Da parte sua, il sindaco Paolo Perrone ha detto all’inviata delle Iene «che non rientra tra i suoi compiti quello di far sgomberare un’immobile appartenente ad un privato», rimpallando la responsabilità al prefetto Claudio Palomba chiedendo la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per discutere su tale vicenda. Un procedimento burocratico che dopo diversi mesi non è ancora arrivato a termine. Finora, ha aggiunto il primo cittadino leccese «è emerso che Procura di Lecce e Comando provinciale dei Carabinieri avrebbero avviato indagini e accertamenti del cui esito ancora non si ha notizia». Una vicenda che ha delle connotazioni paradossali, ma non è così rara in Italia.

I rom non vanno via, la legalità latita

Nel marzo scorso una decina di militanti di Noi con Salvini, guidati dal coordinatore regionale Rossano Sasso e dal coordinatore cittadino Mario Spagnolo hanno accompagnato il pensionato all’interno dell’immobile. «Lo spettacolo che si é presentato ai nostri occhi – ha detto Sasso alla Gazzetta del Mezzogiorno – è stato di un degrado assoluto. L’ immobile è stato fortemente danneggiato e il titolare che non entrava da mesi a causa dell’occupazione abusiva. Alla nostra vista gli uomini si sono allontanati, sono rimaste solo le donne con i bambini, che hanno rivendicato il diritto a rimanere lì.». E poi la domanda senza risposta: «Deve intervenire un movimento politico per accompagnare un cittadino che chiede semplicemente il ripristino della legalità?».

 

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