Dopo dj Fabo un altro malato “accompagnato” a morire dai radicali
“Mina Welby sta accompagnando in Svizzera Davide. Malato di sclerosi multipla dal ’93, si è rivolto a me per l’eutanasia. Aiutiamo anche lui”. L’annuncio è del radicale Marco Cappato, che aveva accompagnato dj Fabo in Svizzera a morire e che oggi annuncia, come se fosse una scampagnata, che un altro malato è stato accompagnato in Svizzera dall’Associazione Coscioni per la “dolce morte”. «Davide ha deciso di morire perché non vuole più vivere con il dolore addosso tutto il giorno e perché ritiene che la sua non sia più una vita da vivere ma una condanna da scontare», scrive Cappato. A fine 2016 Davide ha preso la decisione di ricorrere all’eutanasia, che definisce “una liberazione, un sogno, una vacanza”. Nel 1993 aveva 27 anni e faceva il barista quando iniziò a non sentire più un lato del corpo, spiegano ancora dall’associazione. Erano i primi sintomi della sclerosi multipla. Col passare degli anni la malattia è diventata sempre più insopportabile.
Da Dj Fabo a Davide, la strada dei radicali è segnata
Mina Welby è la moglie di Piergiorgio Welby, morto il 20 dicembre del 2006: è stato un attivista, giornalista, politico, poeta e pittore italiano, impegnato per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell’accanimento terapeutico in Italia e per il diritto all’eutanasia, nonché copresidente dell’Associazione Luca Coscioni. Militante del Partito Radicale, Welby balzò alle cronache negli ultimi anni di vita quando, gravemente ammalato, nei suoi scritti chiese ripetutamente che venissero interrotte le cure che lo tenevano in vita. Come poi avvenne.