Così sarà Macron, quel che Veltroni avrebbe voluto essere e non è stato

24 Apr 2017 14:41 - di Mario Aldo Stilton

E perciò per la Francia sarà Macron. Che, per capirci, è ciò che per l’Italia avrebbe voluto essere e non è stato Veltroni. Tutti lo dicono e tutti lo pronosticano, questo Macron. È noioso e rassicurante, mieloso e concavo quasi come il fondatore del Pd. Similitudini, nient’altro. Dopodichè, mentre Veltroni è un pensionato che neppure la Lega calcio di Serie A ha voluto come commissario, Macron si accinge ad essere il nuovo inquilino dell’Eliseo. Insomma, noi ne siamo certi: a Veltroni sarebbe proprio piaciuto essere Macron. E, chissà che non ci si riveda pure nel candidato francese, mentre pensa a un qualche nuovo mirabolante programma per la “sua” Rai. Magari senza quella fastidiosa etichetta di toy-boy che il transalpino si porta dietro. Che il “Uolter” nazionale, buonista quanto ti pare, non c’avrebbe minimamente pensato a sedurre benestanti signore in la con l’età. In realtà, il 39enne Emmanuel Macron, con quella vocina stridula che solletica maldicenze, è stato lui medesimo ad essere sedotto dalla signora Brigitte Trogneux. Donna che adesso, a 64 anni, ha l’esperienza giusta (dicono) per dargli sempre (dicono) il consiglio giusto. Macron, al contrario di Veltroni, è un vero prototipo del laboratorio del potere: l’hanno istruito, l’hanno mandato al governo e l’hanno quindi consigliato di uscirne. Gli hanno preso poi le misure e gli hanno cucito addosso il vestito del leader con tanto di slogan e di movimento emerso dal nulla. Anche per questo Veltroni sicuramente si strugge. Non erano giusti i tempi suoi, non era giusto quel suo momento. Eppure c’aveva provato: lo chiamavano già l’americano e lui aveva spiegato a tutti che pur avendone la tessera sin da ragazzo, in realtà non era mai stato comunista. No, purtroppo non erano i tempi giusti. C’era quel dannato partito della sinistra italiana e quella dannatissima nomenklatura: pura sfortuna! Vuoi mettere invece l’opportunità che s’è presentata a questo Macron? Uno che alla certezza del ballottaggio si presenta alla tribuna con fasciato in un completo blu che non fa una piega e che regala ai supporter il brivido di un discorso tanto anonimo quanto monocorde. Ma tant’è. È il momento che dev’essere quello giusto. Così per la Francia sarà Macron. E Veltroni, vedrete, applaudirà.

 

 

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